Intervista con Lem Teku, tra i protagonisti del comedy show “Minimarket: “Il lato un po’ ingenuo di Samadhi fa parte anche di me”
“Il mio personaggio è una ragazza nata e cresciuta a Roma, ma con origini srilankesi, ed è una grande sognatrice”. Talento, determinazione e autenticità, Lem Teku è tra i protagonisti di “Minimarket”, il nuovo comedy show di Rai Contenuti Digitali e Transmediali ideato da Filippo Laganà, disponibile su RaiPlay da venerdì 26 dicembre con le prime cinque puntate e con il boxset completo dal 9 gennaio. Una storia brillante, con un cast di attori stellari, tra cui Kevin Spacey, due volte Premio Oscar.
L’attrice interpreta Samadhi, che è fidanzata con Manlio (Filippo Laganà), vorrebbe fare l’influencer e si approccia in modo molto ingenuo a quello che è il suo sogno. Il comedy show è ambientato in un minimarket traboccante di prodotti accatastati, situato proprio di fronte alla sede Rai di Roma, che diventa l’insolito palcoscenico di una storia comica animata da personaggi decisamente fuori dagli schemi.
Lem, è tra i protagonisti di “Minimarket” nel ruolo di Samadhi, come si è approcciata al suo personaggio?
“Minimarket è un piccolo mondo surreale. La storia è ambientata in questo negozio simile a quelli che abbiamo sotto casa e in cui andiamo quotidianamente, e all’interno di esso i sogni si incrociano con dinamiche immaginarie. Samadhi, il mio personaggio, è una ragazza nata e cresciuta a Roma, ma con origini srilankesi, è quindi un’italiana di seconda generazione, è una grande sognatrice, vorrebbe fare l’influencer e si approccia in un modo molto ingenuo a quello che è il suo sogno, nel senso che come una bambina ci crede e ci prova, senza grandi sovrastrutture, senza pensare mai in maniera maliziosa, senza arrendersi. Da questo punto di vista Samadhi per me è stata bella da scoprire e da interpretare. Anche nell’approccio al personaggio sono partita proprio da questa sua ingenuità”.
Come si è trovata a lavorare con il resto del cast?
“È stato molto bello perché si è creato un clima famigliare. Essendo un comedy show ci siamo anche tanto divertiti ad improvvisare, a cambiare alcune cose. Mi sono trovata benissimo con tutti i miei colleghi, a cominciare da Filippo Laganà e Ludovica Bizzaglia, ma anche con gli addetti ai lavori. Uno dei punti di forza della serie secondo me è questo mix tra attori conosciuti e giovani talenti. Girare questa serie è stata una ventata di freschezza”.
Ha avuto modo di incontrare sul set Kevin Spacey?
“Non l’ho mai incontrato sul set, in quanto c’è un motivo specifico legato alla sceneggiatura, però sapere che un Premio Oscar fa parte di questo progetto è sicuramente impattante”.
I personaggi di “Minimarket” sono tutti originali, un po’ fuori dagli schemi …
“Sì, perché fondamentalmente seguono il proprio sogno ma nel cercare la loro strada passano attraverso la verità, pertanto alcune volte non si rendono conto neanche di quello che hanno intorno e diventa tutto ancora più surreale. Manlio, il fidanzato di Samahdi, ad esempio vuole fare il conduttore e crede fermamente che il fatto che lui lavori in questo minimarket che è situato vicino agli studi televisivi lo possa aiutare. Uno dei temi centrali è anche la voglia di sognare che viene raccontata però in maniera molto diversa in questa serie, partendo proprio da un concetto di pulizia, di ingenuità. Certe volte quindi guardi questi personaggi con un sorriso”.
Diceva che Samadhi ha questo approccio un po’ ingenuo verso il sogno, qual è invece il suo approccio e quanto è importante per lei sognare?
“E’ fondamentale, penso che sia veramente un traino nella mia vita. Avere la possibilità di sognare già di per sé è un sogno e sono molto grata per questo, perché non a tutti è concesso. Questo lato un po’ ingenuo di Samadhi fa parte anche di me nella realtà. Non riuscirei a immaginare la mia vita senza sogni perché sono quelli che mi danno la forza per andare avanti”.
Com’è nata la sua passione per la recitazione e che ricordo conserva del suo esordio in “Doc – Nelle tue mani 2”, dove interpretava Natsinet nell’episodio Cane Blu, che era centrale negli sviluppi di quella stagione della serie?
“Sono sempre stata amante dell’arte, anche della musica, ma la vedevo come qualcosa di lontano. Da piccola non immaginavo certo di diventare attrice. Poi crescendo ho avuto l’opportunità di fare il provino per una scuola di recitazione e in quel momento mi sono innamorata di questo lavoro. Quando sono stata scelta per il mio primo ruolo, Natsinet in “Doc – Nelle tue mani 2″, pensavo fosse solo di passaggio, non mi rendevo neanche conto che in realtà quel personaggio fosse il fulcro attorno al quale ruotava la dinamica di quella stagione. Grazie proprio alla mia ingenuità, che anche in quel caso è stata importante, ho avuto modo di godermi le giornate sul set e quell’istante senza sapere ciò che sarebbe arrivato in futuro, e quindi conservo un bellissimo ricordo”.
Tornando a Samadhi che interpreta in Minimarket e sogna di fare l’influencer, mi viene in mente anche Luce, il personaggio che ha rivestito in Nudes 2, in cui si parlava delle vite adulte minacciate dall’uso disinvolto dei social. Qual è il suo rapporto con i social e con le nuove tecnologie?
“E’ un po’ contraddittorio. Fino a qualche anno fa non avevo questo rapporto costante con i social, con le tecnologie, poi ho imparato che come per ogni cosa ci sono aspetti che possono essere utilizzati in maniera positiva e quindi li uso per tenermi in contatto con le persone, per scoprire quello che non conosco, ovviamente dedicandoci il giusto tempo perché mi rifiuto di pensare che la vita vera possa essere sempre meno importante rispetto a questa realtà parallela e quindi cerco di darmi delle regole”.
A proposito di social, sulla sua pagina Instagram in home c’è scritto “Serendipity, finding something good without looking for it”, ossia trovare qualcosa di buono senza cercarlo. Come mai ha scelto questa frase e le è mai capitato di trovare qualcosa di buono senza cercarlo?
“Mi è capitato diverse volte. Nella vita magari sei alla ricerca di qualcosa o di qualcuno e invece ti capita altro. Credo che ciò che è destinato a te in qualche modo arrivi. Come quel provino per la scuola di recitazione che ho fatto per caso, mi sono ritrovata lì per una serie di dinamiche e ha dato inizio al mio percorso artistico, quindi non è detto che la strada che noi pensiamo essere giusta lo sia davvero. Bisogna anche avere l’umiltà di accogliere quello che succede”.
Che cosa ha aggiunto al suo percorso sia umano che professionale questa esperienza in Minimarket?
“Sicuramente mi ha dato la possibilità di lavorare per la prima volta in un comedy show, mi sono divertita tanto e mi ha regalato anche degli spunti a livello umano. Ho fatto incontri che mi hanno colpita e permesso di crescere perché ho avuto la possibilità di ascoltare e di imparare da tante persone, da situazioni diverse”.
Ci sono dei progetti che ci può anticipare?
“Ho terminato da poco le riprese di un film horror (“Il fiore del diavolo”, con la regia di Valentina Bertuzzi, ndr) che uscirà nel 2026″.
Cosa si augura per il 2026?
“Per il nuovo anno mi auguro che possa essere sereno, non tanto per me ma in generale, e che possa essere un punto di svolta per un futuro migliore”.
di Francesca Monti
Si ringrazia Cristiana Zoni
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