Iran. Primi colloqui con l’Arabia Saudita dopo tregua con Israele
di Giuseppe Gagliano –
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha tenuto colloqui con il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, due settimane dopo l’inizio del cessate-il-fuoco tra l’Iran e Israele. Bin Salman ha affermato che il suo Paese spera che la tregua contribuisca alla stabilità regionale e ha sottolineato la posizione di Riad “nel sostenere il dialogo attraverso mezzi diplomatici come via per risolvere le controversie”, ha affermato il Ministero degli Esteri di Riad.
Da parte sua il ministro degli Esteri iraniano ha espresso la sua gratitudine a Riad per la condanna degli attacchi di Israele contro l’Iran il mese scorso. La visita di Araghchi è la prima di un funzionario iraniano nel regno dopo la guerra. I due hanno affrontato le relazioni bilaterali e discusso gli ultimi sviluppi regionali e gli sforzi compiuti in tal senso. Il ministro degli Esteri iraniano ha incontrato anche il ministro della Difesa saudita, il principe Khalid bin Salman bin Abdulaziz, a Gedda. Secondo alcuni analisti, Riad ritiene di vitale interesse preservare buoni rapporti con Teheran nonostante le tensioni tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare di Teheran. Karen Young, ricercatrice senior del Middle East Institute, ha dichiarato ad Al Monitor che le mosse diplomatiche saudite erano strategiche per mantenere aperte le linee di comunicazione e per cercare di anticipare il comportamento e la reazione dell’Iran alle continue pressioni di Stati Uniti e Israele. Ha affermato che l’Arabia Saudita non sta necessariamente aprendo o ammorbidendo la sua posizione nei confronti dell’Iran. Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha dichiarato che Araghchi ha avuto conversazioni fruttuose anche con il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan al-Saud, e il ministro della Difesa, Khalid bin Salman.
In precedenza Baghaei aveva affermato che Araghchi avrebbe visitato l’Arabia Saudita durante il suo viaggio di ritorno dal Brasile per discutere della pace e della sicurezza nella regione. Secondo il Ministero saudita, Araghchi ha espresso la sua gratitudine a Riad per la condanna degli attacchi di Israele contro l’Iran il mese scorso. I colloqui diplomatici tra Iran e Arabia Saudita proseguono in un momento in cui gli Stati Uniti continuano a insistere affinché il regno stabilisca legami formali con Israele, sebbene il presidente americano, Donald Trump, durante il suo ultimo viaggio nel Golfo, abbia affermato che questo processo di normalizzazione dovrebbe procedere al ritmo di Riad. Gli esperti ritengono che le prospettive di normalizzazione siano remote in questa fase, poiché il governo israeliano continua a opporsi alla creazione di uno Stato palestinese, che è la precondizione di Riyadh per qualsiasi accordo di normalizzazione. Come sottolineato da The New Arab, è improbabile che l’Arabia Saudita ceda alle pressioni degli Stati Uniti, vista la sua diffidenza nei confronti dell’approccio militaristico di Israele ai conflitti regionali.
Il 13 giugno Israele ha lanciato una campagna di bombardamenti senza precedenti contro l’Iran, prendendo di mira strutture militari e nucleari, nonché aree residenziali. Secondo Teheran, gli attacchi israeliani hanno ucciso più di 1.000 persone, tra cui alti comandanti militari e scienziati nucleari. Israele è stato a sua volta colpito duramente e inaspettatamente da ondate di droni e missili provenienti dall’Iran, che secondo le autorità israeliane hanno causato la morte di almeno 28 persone. Gli Stati Uniti, che da aprile erano in trattative con l’Iran sul suo programma nucleare, il 22 giugno hanno condotto attacchi contro l’Iran prendendo di mira diversi siti nucleari. Da allora i colloqui tra Teheran e Washington sono in stallo, ma il cessate il fuoco tra Iran e Israele è in vigore dal 24 giugno. L’Arabia Saudita ha condannato gli attacchi israeliani contro l’Iran del mese scorso, definendoli aggressioni e una chiara violazione del diritto internazionale, e ha espresso grande preoccupazione in seguito ai raid statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani. Negli ultimi anni Riad si è riconciliata con Teheran riprendendo le relazioni diplomatiche nel 2023, nell’ambito di un accordo di riavvicinamento mediato dalla Cina.
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