Kevin Levine rassicura: il suo Judas sarà un gioco fatto e finito, senza elementi online

Nel bel mezzo del grande clamore mediatico che ruota attorno alla campagna “Stop Killing Games”, che sta sollevando una discussione in merito alla necessità di ogni titolo di essere sempre e comunque giocabile dopo l’acquisto, arriva una voce a sostegno dei titoli che rimangono fedeli a sé stessi e non si perdono in funzionalità extra o inutili feature online. Questo sembra essere proprio il caso di Judas, il nuovo titolo di Ken Levine che eredita lo spirito di Bioshock e lo trasporta nella nuova generazione.

Già, proprio lui! Parliamo del titolo annunciato quasi 3 anni fa durante i The Game Awards e che so è fatto timidamente vivo lo scorso marzo con un gameplay che ha incuriosito ma al tempo stesso non ha rassicurato tutti coloro che hanno letto con preoccupazione dei problemi di sviluppo in cui è incorso il team.

In attesa di rivederlo in azione e magari scoprire la data di uscita (può essere gamescom il momento giusto?), ecco che si torna a parlare del gioco grazie a un’intervista a Levine che Nightdive Studios ha realizzato in occasione del lancio di System Shock 2: 25th Anniversary Remaster. nuova edizione del capolavoro sci-fi di cui proprio il director di Judas è stato Lead Designer e Writer.

Sebbene l’intento non sia quello di inimicarsi il settore, le parole di Levine sono molto chiare:

“Sono cresciuto giocando titoli single-player e prima che venissero introdotti certi tipi di monetizzazione. Non sono qui per dire che sia giusto o sbagliato, ma solo che non fa per me. So il genere di gioco che amo realizzare e quindi non ne abbiamo mai fatti così.”

“Judas è un gioco vecchi stampo: lo compri e hai tutto. Non c’è una componente online. Non c’è niente di live service perché tutto quello che facciamo è al servizio della narrazione di una storia e del trasporto del giocatore”

“Siamo davvero fortunati. Non vogliamo mancare di rispetto ad altri sviluppatori che l’hanno fatto, perché capiamo che costa tanto sviluppare i giochi e sappiamo di essere fortunati perché lavoriamo in un’azienda che crede in noi e che ci ha detto che sono consapevoli che stiamo lavorando al progetto da tanto tempo ma che non scaricheranno su di noi tempi e costi.”

Nell’attesa dunque di capire se e quando Judas sarà pubblicato (o anche solo si mostri in forma giocabile, Ken Levine approfitta del momento per posizionare il suo nuovo gioco nel modo migliore possibile agli occhi del pubblico.

Incrociamo le dita quindi, perché ormai abbiamo tutti giocato più e più volte a Bioshock (potete acquistare la collezione completa qui, se non l’avete fatto) e sentiamo il bisogno di una nuova e ambiziosa visione!

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