La Cina apre quartieri ai robot umanoidi: Shenzhen diventa un laboratorio urbano
A Shenzhen, una delle metropoli tecnologicamente più dinamiche del Paese, è stato presentato il piano per creare la prima zona urbana ufficialmente “robot-friendly”, pensata per consentire ai robot umanoidi di muoversi, lavorare e imparare direttamente negli spazi cittadini. L’annuncio è arrivato durante la Guangdong-Hong Kong-Macao Greater Bay Area Artificial Intelligence and Robotics Industry Conference, conclusasi il 14 dicembre 2025, e segna un cambio di approccio rispetto ai tradizionali ambienti di addestramento chiusi.
Il progetto prende il nome di Guangdong Embodied Intelligence Training Ground “1+1+N” e punta a costruire un’infrastruttura coordinata per lo sviluppo dell’intelligenza incarnata, ovvero quella forma di AI che interagisce con il mondo fisico attraverso corpi robotici. Al centro dell’iniziativa c’è un polo principale di addestramento a livello provinciale, affiancato da un centro di gestione e coordinamento. Il secondo “1” del piano è rappresentato proprio dalla Shenzhen Embodied Intelligence Demonstration Zone, destinata a diventare la prima area urbana cinese progettata per accogliere in modo sistematico robot di servizio e umanoidi.
Nella zona dimostrativa di Shenzhen, i robot non saranno più confinati a laboratori o spazi industriali, ma potranno operare direttamente in quartieri reali, tra strade, edifici e servizi urbani. Questo consentirà di esporli a situazioni imprevedibili, interazioni spontanee con le persone e contesti operativi molto più complessi rispetto a quelli simulati. L’obiettivo dichiarato è migliorare la capacità dei robot di adattarsi, prendere decisioni e svolgere compiti utili nella vita quotidiana.
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