Le azioni Eli Lilly crollano del 14% nella peggior giornata degli ultimi 25 anni. Ecco perché

Le azioni di Eli Lilly sono crollate del 14% giovedì, nella peggior perdita in oltre vent’anni, dopo che il colosso farmaceutico ha presentato i dati sulla sua pillola per il trattamento dell’obesità, risultati che sono rimasti al di sotto delle aspettative di Wall Street.
Fatti principali
- Le azioni di Eli Lilly sono scese di oltre il 14%, attestandosi intorno ai 640 dollari, segnando quella che sarebbe la flessione giornaliera più pesante per la società dal calo del 29% dell’8 agosto 2000.
- Giovedì Eli Lilly ha pubblicato i dati relativi alla sua pillola giornaliera contro l’obesità, l’orforglipron, evidenziando che il farmaco ha aiutato pazienti obesi o in sovrappeso senza diabete a perdere poco più del 12% del loro peso corporeo in uno studio di fase avanzata. La performance è stata inferiore alle aspettative degli analisti, che secondo FactSet prevedevano un calo medio del 15%.
- Il dosaggio più alto della pillola sperimentale di Eli Lilly ha consentito a oltre il 59% dei pazienti di perdere almeno il 10% del loro peso corporeo, mentre quasi il 40% ha perso almeno il 15%. L’azienda ha inoltre dichiarato che l’orforglipron ha contribuito a ridurre i rischi cardiovascolari.
- I risultati sono stati inferiori rispetto ai dati di fase avanzata di Novo Nordisk, che all’inizio di quest’anno ha riportato una perdita di peso media del 15% tra i pazienti che hanno utilizzato una versione orale del suo trattamento Wegovy.
La citazione
L’amministratore delegato di Eli Lilly, David Ricks, ha dichiarato a CNBC che l’azienda “non è delusa da questi risultati”, che a suo dire sono “in linea con la nostra tesi”, nonostante siano “uno o due punti sotto le previsioni di [Wall Street]”. La perdita di peso media dell’orforglipron, ha aggiunto Ricks, era “nella fascia” di ciò che i consumatori vorrebbero ottenere.
Dato sorprendente
Nei test precedenti su adulti con diabete di tipo 2, l’orforglipron aveva entusiasmato gli investitori lo scorso aprile: Eli Lilly aveva riferito che la dose più alta del farmaco aveva aiutato i pazienti a perdere quasi l’8% del loro peso corporeo — circa 7,25 kg in media — in uno studio di 40 settimane.
Questi risultati avevano corrisposto alle previsioni di Wall Street. E Eli Lilly aveva dichiarato che i dati dimostravano anche una riduzione della glicemia nei pazienti e una sicurezza paragonabile a quella delle iniezioni dimagranti già in commercio.
All’epoca, le azioni di Eli Lilly erano salite di oltre il 14%, segnando uno dei maggiori guadagni giornalieri degli ultimi cinque anni.
Fatto sorprendente
Le azioni di Novo Nordisk sono salite di oltre il 7% giovedì pomeriggio, a seguito del rapporto di prova peggiore del previsto di Eli Lilly.
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Contesto
Negli ultimi anni, diverse aziende farmaceutiche — tra cui Eli Lilly, Pfizer e Novo Nordisk — si sono contese lo sviluppo di una pillola dimagrante, spinte dal successo commerciale di Ozempic e Wegovy di Novo.
Alcuni esperti sanitari sostengono che un farmaco dimagrante orale sarebbe meno costoso da produrre e amplierebbe notevolmente il mercato rispetto alle iniezioni, che sono attualmente l’unica forma disponibile di questi farmaci.
Eli Lilly ha indicato l’intenzione di presentare la richiesta di approvazione regolatoria per l’orforglipron entro la fine dell’anno, mentre il trattamento di Novo Nordisk è già in fase di revisione, con una decisione della Food and Drug Administration attesa, secondo quanto riportato, per la fine del 2025.
Pfizer ha invece interrotto i test sul suo danuglipron a somministrazione orale due volte al giorno, dopo che i dati avevano suggerito potenziali effetti negativi sul fegato. Roche e Viking Therapeutics stanno sviluppando anch’esse pillole dimagranti: nei test preliminari e intermedi hanno riportato perdite di peso medie rispettivamente del 6,1% e dell’8,2%.
L’articolo Le azioni Eli Lilly crollano del 14% nella peggior giornata degli ultimi 25 anni. Ecco perché è tratto da Forbes Italia.
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