Legge per dare a tutti il copyright su volto e voce? Succede in Danimarca
Una proposta di legge in Danimarca potrebbe presto offrire ai cittadini un'arma senza precedenti per difendere la propria identità digitale: il diritto d'autore sulla propria immagine, sulla propria voce e sui propri lineamenti. Un'iniziativa che si pone all'avanguardia in Europa nella lotta contro la diffusione incontrollata dei deepfake, le manipolazioni digitali create dall'AI che stanno diventando sempre più sofisticate e accessibili.
Il problema è ormai sotto gli occhi di tutti. La tecnologia che permette di creare repliche convincenti dell'aspetto o della voce di una persona, facendole dire o compiere azioni mai avvenute, ha già mietuto vittime illustri, da Taylor Swift a Papa Francesco, sollevando enormi preoccupazioni per la privacy, la disinformazione e il furto di identità digitale. Si tratta di una vera e propria "macchina fotocopiatrice digitale per esseri umani", come l'ha definita il ministro della Cultura danese, Jakob Engel-Schmidt, sottolineando come le attuali normative non siano sufficienti a proteggere un diritto fondamentale: quello di avere il controllo sul proprio corpo, sulla propria voce e sul proprio viso anche nello spazio digitale.
La soluzione avanzata dal governo danese, che gode di un larghissimo sostegno politico trasversale, mira a modificare la legge sul copyright. Se la proposta verrà approvata, ogni individuo avrà il diritto legale di chiedere e ottenere la rimozione da qualsiasi piattaforma online di un deepfake che utilizzi le sue sembianze o la sua voce senza un esplicito consenso.
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