L’Intelligenza Artificiale crea nuovi (e intelligentissimi) peptidi anti-età
Tanti laboratori di ricerca scientifica e cosmetologica indipendenti o legati ai grandi marchi della bellezza e della dermatologia, non arrestano un attimo la loro analisi. Alla scoperta di nuovi principi attivi che possano essere ottimi alleati per la pelle, nel suo processo di invecchiamento. Ora, una nuova “amica” promette di portare significative novità e consistenti aiuti in termini di ricerca e scoperta.
Si tratta dell’Intelligenza Artificiale. Senza nulla togliere al merito che i ricercatori sul campo hanno in questo settore, arriva dall’AI la possibilità di creare nuovi principi attivi. L’ultimo nato, progettato proprio da quest’ultima, sarà forse l’ingrediente chiave della crema antirughe del futuro.
O del presente? Visto che l’attivo in questione ha già un nome e si sa già come opera all’interno del sistema cutaneo per rallentare l’invecchiamento e portare un ringiovanimento alla pelle. Conosciamolo meglio.
Crema antirughe: il nuovo peptide scoperto dall’Intelligenza Artificiale
I peptidi si sa, sono tra gli ingredienti principale di ogni crema antirughe. Amati dai laboratori cosmetici come da imprenditrici e modelle come Hailey Bieber (che li ha inseriti nei suoi prodotti beauty firmati Rhode), sono stati rubati anche dalle creme corpo. Lo scopo? Compattare i cedimenti, levigare: insomma, dare un booster di giovinezza alla pelle.
Ora, è l’Intelligenza Artificiale, sempre più coinvolta nello sviluppo di nuovi attivi anti-età, a sostenere la loro efficacia.

Gabriela Hearst – Spotlight/Launchmetrics
Come Cosmetics Design Europe cita, tra gli ultimi principi attivi nati per essere inseriti in una ideale crema antirughe, c’è un ingrediente che è stato progettato dall’AI. Ed è proprio un peptide. Si chiama Cellaige™ di Lipotrue. Ha fatto il suo debutto all’in-cosmetics Global 2025 di Amsterdam e promette di fare magie all’interno della pelle. I risultati dopo il suo utilizzo sono quelli di una pelle più liscia, luminosa e sana. Come ringiovanita.
Perché? Come funziona?
Crema antirughe bio-intelligente: come funziona il peptide creato dall’AI
Le capacità di questo peptide è quella di imitare gli effetti cellulari del digiuno (o di un allenamento ad alta intensità). In poche parole, innesca, nel sistema cutaneo, un meccanismo di autofagia. Incoraggiando le cellule a passare da uno stato di crescita dominante a uno focalizzato su disintossicazione, rinnovamento ed efficienza energetica. Questa attività autofagica elimina i detriti cellulari, regola le riserve di glicogeno per ottimizzare la gestione dell’energia cellulare. Riduce i marcatori di senescenza associati all’invecchiamento e all’infiammazione e supporta i sistemi di controllo della qualità delle proteine, promuovendo l’integrità strutturale della pelle.

Foto Unsplash
Il nuovo principio attivo non è solo efficace ma anche intelligente, capace di biohackerare l’invecchiamento cutaneo. Con risultati tangibili ed evidenti sul viso. I benefici biologici sopra descritti si traducono in miglioramenti visibili sulla cute. Che diventa più luminosa, levigata (con riduzione della visibilità delle rughe), elastica e compatta, vitale.

Gabriela Hearst – Spotlight/Launchmetrics
Un nuovo traguardo della scienza della longevità. Per una pelle che, come dimostrano gli ultimi dati dell’invecchiamento anagrafico, è destinata a superare i 100 anni di vita.
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