Migranti, in Lombardia un quarto dei soggiornanti regolari in Italia

Dicembre 16, 2025 - 14:22
 0
Migranti, in Lombardia un quarto dei soggiornanti regolari in Italia
Un fedele durante la la Santa Messa per il Giubileo dei Migranti (Foto Siciliani - Gennari/SIR)

Sono più di 5 milioni i cittadini stranieri residenti in Italia, pari al 9% della popolazione: un universo estremamente diversificato per provenienze, percorsi migratori e caratteristiche socio-demografiche. Sono i dati raccolti dalla Fondazione ISMU ETS in occasione della Giornata Internazionale dei Migranti, in programma il prossimo 18 dicembre. 

Ciò che appare chiaro osservando i dati, è come il panorama delle presenze straniere regolari nel nostro Paese dimostri un contesto di stabilità e radicamento: il gruppo più numeroso è costituito dai cittadini rumeni, dunque cittadini dell’Unione europea, con oltre 1 milione e 73mila residenti.

In Italia sono più di 2 milioni i lungo soggiornanti

Considerando i migranti provenienti da Paesi extra UE (il 73% dei presenti) Fondazione ISMU ETS ricorda come, tra gli oltre 3 milioni e 800mila cittadini non comunitari presenti in Italia con regolare permesso di soggiorno al 1° gennaio 2025, più di 2 milioni (il 53%) sono titolari di permesso europeo per lungo soggiorno (cioè quello che non ha scadenza), dal quale deriva la condizione di maggiore stabilità.

I permessi di soggiorno in Italia (Barre impilate)

Da oltre quattordici anni la componente regolare stabile è maggioritaria: dal 2012 i cittadini non comunitari con permesso a tempo indeterminato sono aumentati costantemente e il picco è stato raggiunto nel 2021, quando i lungosoggiornanti costituivano i due terzi dei presenti. Dal 2022 l’incidenza sul totale dei presenti è diminuita, soprattutto a causa delle numerose acquisizioni di cittadinanza italiana – poco meno di 200mila all’anno – e dell’aumento dei permessi rilasciati per motivi di protezione internazionale, in particolare nel 2022 a cittadini ucraini in fuga dalla guerra.

Territori, età e genere: un mosaico complesso

La distribuzione territoriale di tutti soggiornanti regolari mostra una forte concentrazione nel Nord Ovest, che ospita il 35,7% dei cittadini non comunitari presenti a livello nazionale. La Lombardia, con 958mila residenti stranieri, accoglie da sola un quarto dei titolari; seguono Lazio (420mila, l’11,0%) ed Emilia Romagna (413mila, il 10,8%).

La componente minorile rappresenta il 17,3% dei cittadini non comunitari, mentre cresce anche la popolazione più anziana: gli over 60 sono il 12,2%. In particolare, sul piano dell’età, le comunità più giovani sono quella nigeriana (26% di minorenni), egiziana (25%), albanese e marocchina (21%), mentre la più anziana è quella ucraina, con un quarto di presenti over 60; significativa anche la presenza di ultra-sessantenni tra i filippini (20%).

Le donne sono il 48%, anche se si riscontrano differenze sensibili tra le singole collettività: nelle comunità pakistana, bangladese, senegalese ed egiziana le donne sono meno del 30% (poco più del 20% tra i pakistani), mentre superano la metà tra ucraini (75%), filippini e peruviani (58%).

Provenienze

Nel complesso, in Italia sono rappresentati tutti i continenti.  Le comunità più numerose sono quelle composte da persone provenienti da Ucraina (392mila presenti), Marocco (377mila) e Albania (361mila). La collettività cinese è quarta con poco meno di 290mila presenti. Complessivamente quasi un terzo dei migranti che soggiornano regolarmente in Italia ha origine asiatica.

Quanto alle distribuzioni territoriali, si evidenziano forti concentrazioni: quasi due terzi degli egiziani e oltre un terzo dei filippini vivono in Lombardia; i bangladesi prevalgono nel Lazio (22%), i nigeriani in Emilia-Romagna (13,7%) e i tunisini in Sicilia (22%).

Progetti migratori differenti: lavoro, famiglia, studio, protezione

Le tipologie di soggiorno riflettono i percorsi migratori delle diverse collettività. In particolare, tra i filippini – comunità di antica presenza – prevale nettamente la presenza stabile: il 72% ha un permesso di lungo soggiorno, così come i cinesi (65%) e i marocchini (62%).

Gli ucraini risiedono in Italia in larga misura con permessi per motivi di protezione (43%). Anche per i cittadini di Bangladesh e Pakistan i permessi per richiesta di asilo o protezione sono rilevanti, rappresentando circa un quinto dei casi per entrambe le collettività.

La presenza per motivi di famiglia caratterizza soprattutto le comunità albanese (28%), egiziana e marocchina (per entrambe tale tipologia di permessi costituisce un quarto del totale), e quella indiana (un quinto dei presenti). Cinesi e indiani sono in Italia soprattutto con permessi di lavoro e, più frequentemente rispetto alle altre principali comunità, per motivi di studio.

Acquisizioni di cittadinanza: oltre 1,6 milioni in dieci anni

Un ulteriore indicatore del radicamento è rappresentato dalle acquisizioni di cittadinanza italiana, che negli ultimi dieci anni hanno riguardato oltre 1,6 milioni di migranti non comunitari. In particolare, nel 2024 oltre 217mila persone con background migratorio hanno ottenuto lo status di cittadini italiani, tra cui circa 200mila originari di Paesi non UE. Gli incrementi maggiori riguardano acquisizioni per residenza continuativa, trasmissione del diritto ai figli minorenni di genitori divenuti italiani, neo-maggiorenni nati e cresciuti in Italia, riconoscimenti per ius sanguinis. I nuovi cittadini provengono soprattutto da Albania e Marocco.

Acquisizioni di cittadinanza italiana (Linee)

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia