“Morte di un dietologo”, in libreria una nuova commedia gialla piena di gusto
Roma, 29 nov. (askanews) – E’sbarcato libreria e on line “Morte di un dietologo”, edito da Aliberti, di Piero Degli Antoni. Philippe Magnagatti, il dietologo più famoso di Bergamo, viene trovato morto, avvelenato, nella sua auto. I sospettati sono molti: l’ex moglie che poteva ambire all’eredità, il figlio che aveva rotto i ponti col padre e aspettava solo la sua morte per entrare in possesso della sua ricchezza, un cattolicissimo assessore apparentemente integerrimo che in realtà nasconde un figlio segreto, oppure un giocatore dell’Atalanta che non rende più come prima forse a causa di una dieta sbagliata, o ancora i genitori di una ragazza sovrappeso che era paziente proprio di Magnagatti. Sotto la lente della polizia finiscono anche una giovane giocatrice di pallavolo che aveva un flirt con la vittima, un pittore cileno di dubbia fama, la stessa moglie dell’assessore, anche lei invischiata in una torbida relazione col Magnagatti. L’indagine procede sistematica, svelando questo garbuglio di rapporti oscuri, segreti e occulti, tra amore, sesso e denaro.
Il filo conduttore del romanzo è proprio il cibo, e nessuno poteva investigare sull’omicidio meglio di Osvaldo Bevilacqua, vicequestore, e dell’ispettore Saverio Panza. Bevilacqua si nutre solo di junk food: pizza al taglio e hamburger, mentre il collega è un salutista convinto che si nutre di tofu e soia. Il secondo cerca di convincere il primo a convertirsi al cibo sano, il superiore finge di acconsentire ma in realtà usa ogni pretesto per precipitarsi da McDonald’s.
I due indagano sotto la superficie di una città apparentemente perbenista, da profondo nord. Ma, sotto la parvenza di tranquillità, benessere e devozione religiosa, covano segreti, relazioni clandestine, rapporti inconfessabili. I due poliziotti cercano di farsi largo nel groviglio di ossessioni, traffici e connivenze che legano sacrestie e ristoranti stellati, ambulatori privati e confessionali impolverati. E, mentre Osvaldo annaspa tra le ombre della città e quelle del proprio passato, il confine tra giustizia e compassione si fa sempre più sottile.
Questa storia – dove il cibo è sintomo, rifugio e dannazione, e l’appetito, in fondo, solo un’altra forma di dolore – è anche una commedia gialla piena di gusto, segreti e contraddizioni, che svela il lato oscuro delle buone maniere e dei piatti leggeri.
Piero Degli Antoni, nato a Bergamo, giornalista, ha pubblicato dieci romanzi, quasi tutti gialli e thriller, tra cui “Blocco 11” (Newton Compton) tradotto anche in Usa e in Russia, e “Ghiaccio sottile” (Rizzoli) tradotto in Francia, Spagna, Sudamerica.
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