Nell’Ordo Virginum come messaggere della speranza

Settembre 2, 2025 - 06:30
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Nell’Ordo Virginum come messaggere della speranza
Da sinistra: Annamaria Cecchetto, Sarah Bragonzi, Silvia PiroDa sinistra: Annamaria Cecchetto, Sarah Bragonzi, Silvia Piro

Sabato 6 settembre, alle 10.30, presso la Basilica di San Simpliciano a Milano, Sarah Bragonzi, Annamaria Cecchetto e Silvia Piro riceveranno la Consacrazione solenne nell’Ordo Virginum della Diocesi di Milano, nella celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo. Un appuntamento che in forma pubblica si ripete ininterrottamente da trent’anni ormai: precedentemente, infatti, le liturgie solenni avvenivano in forma prudenzialmente privata.

A sottolineare il motivo di speranza per cui tre donne provenienti da contesti molto diversi tra loro accolgano la chiamata del Signore, riprendiamo le parole illuminanti dell’arcivescovo Mario Delpini dello scorso anno: «Celebriamo la consacrazione di queste nostre sorelle come una festa che pone al centro ciascuna con il suo nome e la sua storia, una festa che ci raduna per dichiarare la stima e l’affetto che nutriamo per loro. Insieme però riconosciamo, in questa celebrazione della consacrazione nell’Ordo Virginum, un messaggio, un dono per tutta la Chiesa e una parola rivoluzionaria rivolta a tutta la società: i segni di un umanesimo cristiano che ha come principi fondamentali l’opera di Gesù che chiama alla vita e alla sequela e alla libertà di una persona che può rispondere “Eccomi”».

Una festa dunque che muove alla gioia e al rendimento di grazie, come dichiara Sarah, che proviene da Bernareggio (MB) dove lavora come maestra nella scuola primaria: «Il sentimento prevalente in questo tempo è la gratitudine alla fedeltà di Dio che mi ha condotta fino a questo prossimo passo».

Le fa eco Annamaria Cecchetto che ha iniziato il suo percorso di fede sin dall’infanzia a Solaro (Milano), suo paese di origine: «Nella compagnia delle donne e degli uomini di questo tempo, così travagliato ma sempre abitato da Dio, il Signore chiama a condividere le gioie, le fatiche e le speranze di tutti». Laureata in Filologia moderna e in Scienze religiose, docente e autrice di alcuni libri aggiunge: «In questo Anno giubilare, ci sia dato di essere autentici pellegrini di speranza e a coloro che, come me, iniziano un nuovo cammino sia donato di essere segni credibili del Suo amore. Come le donne al sepolcro, facciamoci messaggere della lieta notizia verso le nostre sorelle e fratelli in umanità, accendiamo la gioia e la fiducia nei cuori, divenendo strumenti della consolazione del Signore in una fraternità universale».

Una fraternità che per Silvia, di origini campane, proveniente da Cologno Monzese, si traduce «nell’amicizia con Gesù che ho potuto coltivare fin da piccola e che devo principalmente alla testimonianza di vita e di fede di mia madre, delle mie catechiste, dei sacerdoti, delle religiose e dei religiosi che ho avuto modo di conoscere e frequentare, prima nella mia parrocchia, e poi più avanti nelle realtà di volontariato in cui ho operato». Una vita intensa che l’ha portata a scegliere di iscriversi a Scienze dell’educazione perché sognava di fare l’educatrice, dopo aver conseguito il diploma di ragioneria e aver iniziato a lavorare come impiegata. Per aggiungere ancora: «Riconoscendo la mia piccolezza e la mia fragilità, mi sono quindi arresa a questo grande Amore, confidando che solo Lui mi conosce veramente, nel profondo, e mi ama così come sono».

Conclude Sarah, che ha scelto l’Ordo Virginum «perché diventi evidente il legame che può esserci tra azione e preghiera, per unificare la vita, sull’esempio di Gesù Verbo Incarnato, per essere “sale e luce” nelle piccole cose, sapendo che il sale per dare sapore deve sparire e anche la luce che di per sé è invisibile, quando c’è valorizza i dettagli e rende visibili gli invisibili».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia