Nucleare portatile, Radiant raccoglie oltre 300 milioni per i microreattori
La statunitense Radiant compie un nuovo passo importante nel settore dell’energia nucleare compatta annunciando un aumento di capitale superiore a 300 milioni di dollari, pari a circa 276 milioni di euro. Il finanziamento arriva a soli sei mesi dalla chiusura del round di Serie C e rafforza l’obiettivo dichiarato dell’azienda: rendere i reattori nucleari portatili una tecnologia realmente producibile su larga scala, non più confinata a prototipi o dimostratori sperimentali.
Il nuovo round è stato guidato da Draper Associates e Boost VC, con la partecipazione di investitori già presenti nel capitale. Le risorse serviranno in primo luogo a sostenere l’avvio della futura fabbrica R-50 a Oak Ridge, nel Tennessee, un impianto che, secondo i piani di Radiant, potrà arrivare a produrre fino a 50 microreattori all’anno una volta a regime. L’inizio dei lavori è previsto nel 2026 e rappresenta un tassello centrale nella strategia industriale dell’azienda.
Parallelamente, Radiant conferma di essere in linea con la tabella di marcia per l’accensione del suo primo reattore sperimentale, il Kaleidos Demonstration Unit, che dovrebbe entrare in funzione nel corso del prossimo anno presso la struttura DOME del Idaho National Laboratory. Sarà uno dei primi reattori a operare all’interno del nuovo quadro autorizzativo del Dipartimento dell’Energia statunitense, pensato per velocizzare la sperimentazione di tecnologie nucleari avanzate.
CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




