Pensioni 2025, Durigon: “Novità su Opzione Donna e bonus Giorgetti”

Agosto 25, 2025 - 16:30
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Pensioni 2025, Durigon: “Novità su Opzione Donna e bonus Giorgetti”

Al Meeting di Rimini 2025, il sottosegretario leghista al Lavoro Claudio Durigon ha rilasciato un’intervista a ilSussidiario.net in cui ha affrontato temi cruciali della prossima Legge di Bilancio, a partire dalle pensioni. Durigon ha annunciato che è già in corso un confronto con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per inserire il congelamento dei requisiti pensionistici previsti in aumento dal 2027.

“Ho già parlato con il ministro Giorgetti, che ha mostrato disponibilità a includere il provvedimento nella Legge di Bilancio”, ha dichiarato Durigon.

Bonus Giorgetti e Opzione Donna: cosa cambia nella riforma pensionistica

Il sottosegretario ha confermato l’intenzione del Governo di continuare a lavorare su strumenti che garantiscano maggiore libertà al lavoratore, sia nella permanenza in servizio che nella scelta di andare in pensione anticipata. In questo contesto, Durigon ha espresso il suo sostegno al cosiddetto bonus Giorgetti, ritenendolo “una misura fondamentale”.

Per quanto riguarda le uscite anticipate, Durigon ha evidenziato criticità su Opzione Donna, affermando che la misura “oggi risulta poco efficiente e ha avuto scarso appeal”, proponendone un rafforzamento. In merito a Quota 103, ha sottolineato che “non può rappresentare una forma ottimale di flessibilità in uscita”, a causa del suo scarso utilizzo.

Il futuro delle pensioni e il secondo pilastro previdenziale

Durigon ha messo in evidenza un tema centrale per il futuro del sistema pensionistico italiano: la transizione al contributivo puro per un numero sempre maggiore di lavoratori. “Nei prossimi anni avremo sempre più pensioni contributive, con assegni più bassi. Serve un sistema che incentivi l’investimento sul futuro, rafforzando il secondo pilastro previdenziale”, ha dichiarato. Secondo Durigon, questo processo è già in corso e punta a integrare maggiormente il secondo pilastro con il primo, in modo da facilitare il raggiungimento dei requisiti per l’accesso alla pensione.

Salario minimo e ceto medio: la posizione della Lega

Sul fronte del salario minimo, il sottosegretario ha ribadito la posizione della Lega, sottolineando come la misura non sia “la panacea di tutti i mali. Può affrontare i problemi di alcuni salari molto bassi, ma rischia di abbassare il livello della contrattazione collettiva. Abbiamo bisogno di una spinta verso l’alto”, ha affermato Durigon. Infine, ha rilanciato la necessità di un patto sociale e ha sottolineato che nella prossima Legge di Bilancio il Governo dovrà dare risposte al ceto medio, oltre a continuare il sostegno a quello medio-basso, già rafforzato con il taglio del cuneo fiscale.

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Redazione Redazione Eventi e News