Piccoli movimenti quotidiani che ci tengono in forma. Senza fare sport

La vita sedentaria è il peggior nemico della salute. Ma per quanto gli esperti abbiano sottolineato a più riprese i benefici dell’attività fisica – e i rischi per la salute quando non se ne fa – la mancanza di tempo (e di voglia) spesso hanno il sopravvento.

Eppure fare sport è importante quanto lo stile di vita e l’alimentazione sana, soprattutto quando si parla di prevenzione per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, ma non solo. Basta solo una camminata lunga o una camminata giapponese. Ci sono però dei piccoli movimenti quotidiani che, seppur non si possano sostituire alla vera attività fisica, le sono complementari e aiutano a stare bene.
Perché è importante fare movimento
In uno studio ripreso dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – già nel 2022 1,8 miliardi di persone non soddisfavano i livelli minimi di attività fisica: centocinquanta minuti di attività moderata o 75 minuti di attività ad alta intensità a settimana.
I tassi più alti di inattività fisica sono stati registrati nella regione del Pacifico asiatico ad alto reddito (48%) e nell’Asia meridionale (45%), mentre in altre regioni i livelli di inattività variano dal 28% nei Paesi occidentali ad alto reddito al 14% in Oceania. I tassi di inattività più elevati riguardano, globalmente, le donne.

Izabel Goulart/ Foto IPA
C’è però da fare una distinzione tra sport e movimento. Anche chi pratica regolarmente uno sport è carente di movimento, perché ogni sport tende a muovere sempre alcune aree specifiche, tralasciandone altre ugualmente importanti.
Sopperire a questa mancanza è semplicissimo. Infatti, anche un’ora di sport al giorno non è sufficiente per contrastare le restanti ore di sedentarietà. Per compensare questa mancanza basterà introdurre una serie di movimenti frequenti durante la giornata.
Muoversi è una medicina naturale
Secondo la biomeccanica Katy Bowman, su Instagram come @nutritiousmovement, esperta di scolo già del movimento, la mancanza di attività motoria può danneggiare il corpo anche a livello cellulare. Il movimento stimola il citoscheletro, la struttura interna delle cellule, che a sua volta influisce sul DNA e sui processi rigenerativi.
L’attività fisica leggera ma costante diventa quindi uno strumento fondamentale per prevenire dolore cronico, rigidità e malattie legate alla sedentarietà.

Izabel Goulart/ Foto IPA
Come integrare l’attività fisica nella vita quotidiana
Integrare il movimento nella quotidianità è una questione di piccoli gesti che, una volta acquisite le basi, diventeranno automatici.
Cambiare frequentemente posizione durante la giornata, anche da seduti, favorisce la mobilità articolare e riduce le tensioni muscolari. Quando si lavora in ufficio basta spostare il peso da un alto all’altro del corpo, sia da seduti che in piedi, e approfittare della pausa caffè per sgranchire le gambe. In smart working è ancora più semplice, perché si possono alternare posizioni in ginocchio, sedendosi a terra o appoggiandosi al muro.
Vale lo stesso concetto anche in spiaggia. Invece che rimanere immobili sul lettino, si può spezzare la totale inattività andando a rinfrescarsi a riva e riattivare le articolazioni dolcemente in acqua.
Anche camminare a piedi nudi su superfici irregolari, come sabbia o ciottoli, aiuta a stimolare i muscoli stabilizzatori di piedi e caviglie, migliorando la percezione corporea e la coordinazione. Variare il ritmo della camminata durante la giornata può aumentare l’efficacia dei benefici, agendo su gruppi muscolari diversi.
Attività fisica e benessere: i piccoli gesti che fanno la differenza
Si dice che dovremmo fare 10 mila passi al giorno per rimanere in salute. L’ideale sarebbe farli in momenti diversi della giornata e non tutti insieme. Il beneficio aumenta anche se non si cammina sempre alla stessa velocità e alla stessa andatura.
Rimanere seduti a lungo nella stessa posizione porta ad avere dolori nella zona lombare e pelvica. Gli asiatici hanno l’abitudine di accovacciarsi spesso e volentieri (il famoso Asian squat) e questa abitudine aiuta a migliorare il funzionamento di bacino, articolazioni, apparato digerente e riproduttivo.
Non trattenere la pancia
Questo è forse uno degli errori più comuni, un po’ perché vogliamo nascondere un leggero rilassamento addominale, soprattutto in costume, e un po’ perché di illudiamo che valga come attività fisica.
La realtà è un po’ diversa. Tenere contratti gli addominali causa problemi all’intestino, come la stitichezza cronica. Inoltre, tirare dentro lo stomaco sposta il grasso sottocutaneo, il che porta l’intestino a spostarsi dalla sede. Rilassare la pancia, invece, è utile per mantenere l’elasticità dei tessuti e favorire una corretta respirazione.
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