Recensione DJI Mavic 4 Pro: tre fotocamere per dominare i cieli
Ci sono momenti, nel mondo della tecnologia, in cui un nuovo prodotto riesce a ridefinire completamente le aspettative di un'intera categoria. Ho provato svariati modello di droni DJI negli ultimi anni, ma posso affermare con sicurezza che il DJI Mavic 4 Pro rientra perfettamente in questa tipologia di prodotti. Vi dico sin da subito che non si tratta di un semplice aggiornamento incrementale rispetto al precedente, poiché qui siamo di fronte a un balzo in avanti così significativo da stabilire un nuovo punto di riferimento per i droni consumer e prosumer. Eh si, è un drone costoso, sicuramente non alla portata di tutti, ma determinate qualità hanno il loro prezzo.
Prima di iniziare a parlare di specifiche, ci tengo a continuare sull'onda dell'entusiamo e dire che quando si prende in mano il controller e si fa decollare il Mavic 4 Pro, la sensazione è quasi spiazzante. La reattività dei comandi, la fluidità del volo e la potenza erogata ci fanno immediatamente capire che che stiamo pilotando un drone di livello superiore.
E tutto questo prima ancora di parlare del vero cuore pulsante di questo drone: il suo incredibile comparto fotografico. Il Mavic 4 Pro monta ben tre fotocamere di altissima qualità, incastonate in un gimbal che, per la prima volta su un drone con sensori di queste dimensioni, consente rotazioni al limite dell'immaginabile, offrendo nuove possibilità creative. Sono riuscito a incuriosirvi e a catturare la vostra attenzione? Allora proseguite nella lettura perché c'è molto di più da scoprire.
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