Regionali in Calabria, intrigo senza fine dentro il csx: il Movimento 5 Stelle non molla e vuole il candidato

Agosto 13, 2025 - 23:00
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Regionali in Calabria, intrigo senza fine dentro il csx: il Movimento 5 Stelle non molla e vuole il candidato

schlein conte

La situazione, in fondo, è rimasta pressochè identica rispetto a 9 mesi fa. Era il 14 novembre 2024 (le future regionali erano lontanissime, l’inchiesta, le dimissioni di Occhiuto e le elezioni anticipate pura fantascienza) quando su queste pagine raccontavamo delle velleità di Giuseppe Falcomatà in direzione Cittadella.

Velleità rese decisamente complicate dalle idee del Movimento 5 Stelle, che -attraverso fonti romane- sin dall’epoca ci riferivano di un’ostinata volontà del partito di Giuseppe Conte di esprimere il candidato alla presidenza della Regione Calabria.

La premessa è tutt’altro che puerile, ma serve per raccontare quanto andato in scena anche poche ore fa. Durante una call dei vertici nazionali tenutasi ieri sera, alla quale hanno partecipato Giuseppe Conte (M5s), Elly Schlein (Pd), Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli (AVS), il leader dei 5 Stelle secondo quanto raccolto avrebbe ribadito agli alleati due concetti semplici: l’indisponibilità dell’eurodeputato Pasquale Tridico alla candidatura e la volontà del partito di esprimere ugualmente il candidato in Calabria. Due i nomi proposti al tavolo, anche in questo caso noti: la deputata Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico.

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Questo il dato di partenza, è il punto di arrivo a sembrare maledettamente irraggiungibile per la coalizione di centrosinistra. Missione compiuta, almeno sinora, per Roberto Occhiuto. La scelta di rompere gli indugi, dimettersi e indire nuove elezioni alla prima data possibile, aveva il preciso scopo di cogliere di sorpresa e disorientare gli avversari: esattamente quello che si sta verificando, con un centrosinistra che in tanti definiscono logorato e quasi sconfortato ancor prima di iniziare la campagna elettorale per le regionali in Calabria.

Una nuova riunione sarebbe prevista per il primo pomeriggio di oggi, una sorta di replica rispetto al primo tavolo tenutosi due giorni fa. Difficile si riesca a trovare la quadra con questi presupposti di base: il Pd infatti, che caldeggia fortemente l’ipotesi Tridico (paradossalmente, forse di più anche rispetto agli stessi 5 Stelle) non è d’accordo rispetto alle opzioni Baldino e Orrico, e in presenza di questi profili vorrebbe avere la titolarità, diversamente da quanto prospettato da Giuseppe Conte.

Spunta però una novità…dell’ultimo minuto. Il Movimento 5 Stelle avrebbe appena chiesto il rinvio del tavolo per avere il tempo di acquisire la risposta definitiva di Pasquale Tridico prima della riunione prevista per oggi.

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Il tempo scorre inesorabile, e tra le fila del centrosinistra aumenta la schiera di chi ipotizza schiarite e fumate bianche addirittura dopo Ferragosto, verso il 18-19 di agosto. Da non tralasciare che le regionali calabresi fanno parte di un puzzle più complesso che coinvolgerà il prossimo autunno altre regioni al voto. E’ notizia di ieri la firma del decreto da parte del presidente uscente Giani in Toscana, regione che si recherà al voto esattamente una settimana dopo la Calabria, vale a dire il 12 e 13 ottobre.

Marche e Valle d’Aosta sono state le prime a decidere (domenica 28 e lunedì 29 settembre l’appuntamento con le urne) mancano ancora le date di Veneto, Campania e Puglia, nodi di difficile soluzione nel breve termine: si ipotizzano le date del 16-17 o del 23 e 24 novembre. Due le call quotidiane dei vertici nazionali dei partiti di csx per sbrogliare la matassa, con Roberto Fico che aspetta ancora il definitivo via libera in Campania.

Al momento, sono in forte ribasso le quotazioni del Pd per poter esprimere il candidato presidente in Calabria, di conseguenza diminuiscono le quotazioni del sindaco Giuseppe Falcomatà. Non è un caso che il documento di sostegno da parte di numerosi amministratori calabresi ipotizzato la scorsa settimana su queste pagine non ha mai visto la luce, allo stesso tempo l’umore dei fedelissimi del primo cittadino è fortemente in ribasso: il sentimento è di chi sente di aver perso il treno decisivo, un’occasione unica e irripetibile.

Se la candidatura per Falcomatà dovesse ufficialmente sfumare, il sindaco si troverà davanti a un bivio: candidarsi al consiglio regionale e ‘sacrificare’ il fedelissimo Giovanni Muraca o lasciare quest’ultimo a Palazzo Campanella cercando nuove soluzioni per il proprio futuro?

In attesa di quel giorno, Falcomatà non si arrende. Al di là delle frasi di circostanza rilasciate ieri sul tema regionali, il primo cittadino crede ancora alla possibilità di essere il candidato presidente del centrosinistra, sfruttando magari l’attuale stallo e le divergenze sul nome di Pd e 5 Stelle. Falcomatà vuol farsi trovare pronto in caso di investitura (e magari anche in caso di candidatura al consiglio regionale…) e con queste intenzioni sarebbe al lavoro per aggregare un gruppo di amministratori calabresi a proprio sostegno.

foto: ansa.it

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