RespiraBovisa: una manifestazione a Milano contro le isole di calore

Lug 9, 2025 - 08:30
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RespiraBovisa: una manifestazione a Milano contro le isole di calore
RespiraBovisa

Il contrasto al cambiamento climatico e l’adattamento al nuovo clima passa anche da soluzioni urbanistiche diverse: il verde non deve solo essere considerato un arredo urbano, ma deve diventare un’infrastruttura vitale per la salute pubblica, il microclima e la bellezza urbana

Il termine isola di calore urbana designa un fenomeno microclimatico in cui la temperatura media registrata in un centro urbano risulta sensibilmente più elevata rispetto a quella delle aree rurali circostanti.

Tale differenziale termico, che può superare i 4-5°C nelle ore notturne estive, è il risultato di una combinazione di fattori strutturali, morfologici e funzionali propri degli insediamenti umani densamente costruiti.

La causa principale va ricercata nell’estesa impermeabilizzazione del suolo, nella scarsità di vegetazione, nell’uso di materiali edilizi ad alta capacità termica e nella conformazione dei volumi urbani che ostacola la dispersione del calore.

A ciò si aggiungono le emissioni di calore antropico provenienti dal traffico, dagli impianti industriali e dagli edifici climatizzati, che amplificano ulteriormente l’effetto.

Lotta alle isole di calore: la manifestazione RespiraBovisa

A Milano il fenomeno è particolarmente sentito e per questo il comitato civico BovisAttiva ha promosso per il prossimo giovedì 10 luglio alle ore 18, in via Andreoli, una manifestazione pacifica e simbolica chiamata RespiraBovisa.

L’iniziativa – ci scrivono i promotori della manifestazione – nasce dal desiderio di contribuire in modo propositivo alle scelte urbanistiche che stanno ridisegnando il volto della Bovisa e di Milano, condividendo con istituzioni e cittadini idee e proposte per integrare più verde nei nuovi progetti.

La lettera aperta che il comitato ci ha inviato continua così: “una città viva è una città verde che respira. Apparentemente il Comune di Milano omette del tutto, nelle nuove realizzazioni urbanistiche, di inserire alberature o zona ombreggiate, che pure aveva promesso con il piano del verde 2019. Non è possibile che una nuova via pedonale in Bovisa, via Andreoli, manchi del tutto di spazi verdi e/o ombreggiati.

Ricordiamo che Bovisa è il quartiere con meno verde pro-capite in assoluto a Milano. Con l’allora assessore Maran avevamo avuto ampie assicurazioni per un piano volto a de asfaltare, ove possibile, parcheggi o marciapiedi ampi, per fare posto a nuove alberature, invece si assiste al fenomeno contrario, ogni nuova realizzazione non prevede verde.

Per non parlare degli alberi malati o pericolanti che vengono abbattuti e non sostituiti o sostituiti con alberi minuscoli, che non vengono curati e che periscono in poco tempo. Nella vicina Affori la realizzazione della nuova metrotranvia passerà attraverso il Parco delle Favole il progetto prevede l’abbattimento di 50 alberi (cinquantennali) dimezzando l’area verde attrezzata in via Grioli e gran parte del giardino Pedroni, oltre gran parte del bosco selvatico venutosi a creare naturalmente nell’ex Cava Lucchini. I cittadini troppo spesso non vengono coinvolti in queste decisioni“.

In particolare, il comitato auspica la possibilità di:

  • prevedere verde urbano nella recente riqualificazione di via Andreoli, affinché gli spazi pedonali possano diventare luoghi freschi, ombreggiati e vivibili
  • consultare gli atti progettuali relativi alla riqualificazione di via Andreoli, alla nuova piazza in costruzione in via Durando (che auspichiamo si chiamerà piazza Bovisa) e al prolungamento dei binari del tram 2 e della metrotanvia 7
  • valutare, insieme ai tecnici comunali, soluzioni per preservare servizi utili al quartiere, come la zona carico-scarico e l’unica postazione BikeMi prevista nell’area, oggi interessate dai lavori sul tram 2, così da bilanciare mobilità sostenibile, spazi pedonali e qualità ambientale

Con la manifestazione RespiraBovisa, dunque, i cittadini del quartiere vogliono creare un momento di sensibilizzazione sul valore del verde urbano e di scambio di idee – pacifico, costruttivo e aperto a tutti – per immaginare insieme una Bovisa sempre più sostenibile.

Le conseguenze delle isole di calore urbane

Le conseguenze delle isole di calore urbane sono molteplici e rilevanti sotto il profilo ambientale, sanitario ed economico. Si registra un incremento della domanda energetica per il raffrescamento estivo, con un aggravio dei consumi elettrici e delle emissioni climalteranti.

Dal punto di vista sanitario, il fenomeno accentua l’incidenza di patologie da stress termico, in particolare tra le fasce vulnerabili della popolazione come gli anziani, i bambini e i soggetti con malattie croniche.

Inoltre, l’innalzamento termico urbano altera la qualità dell’aria, favorendo la formazione di ozono troposferico e aggravando le condizioni di inquinamento.

In un contesto di cambiamento climatico già in atto, le isole di calore rappresentano un fattore critico da mitigare attraverso strategie di adattamento urbano: incremento delle superfici verdi, adozione di materiali riflettenti e soluzioni di edilizia bioclimatica, gestione intelligente delle acque meteoriche e pianificazione a scala microclimatica.

L'articolo RespiraBovisa: una manifestazione a Milano contro le isole di calore è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

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