Rinnovabili, il 91% dei nuovi progetti ora è più economico rispetto alle alternative da combustibili fossili

Lug 22, 2025 - 23:30
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Rinnovabili, il 91% dei nuovi progetti ora è più economico rispetto alle alternative da combustibili fossili

Le rinnovabili non sono mai state così convenienti economicamente rispetto alle fonti fossili. Secondo un nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia rinnovabile (Irena), il 91% dei nuovi progetti rinnovabili è ora più economico rispetto alle alternative fossili. E non di poco: nel 2024, il fotovoltaico solare era, in media, il 41% più economico rispetto alle alternative di petrolio, gas e carbone a minor costo, mentre i progetti eolici onshore erano più economici del 53%.

Nel 2024, le aggiunte di capacità di energia rinnovabile a livello mondiale hanno raggiunto un livello senza precedenti di 582 GW, con un aumento del 19,8% rispetto alle aggiunte di capacità fornite nel 2023 e segnando la più alta espansione annuale dall'inizio dei rilevamenti nel 2000.

Per questo oggi il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres , con uno special address intitolato “A moment of opportunity”, la lanciato il rapporto tecnico delle Nazioni Unite “Supercharging the new energy era”, basato proprio sui nuovi dati Irena. Sottolineando l'importanza di cogliere questa opportunità storica, in un momento in cui gli impatti dei cambiamenti climatici si fanno sempre più severi ed evidenti in tutto il mondo, António Guterres ha spiegato perché una nuova era energetica è inevitabile e cosa fare per estendere i benefici dell’energia pulita a tutti.

Ma vediamo nel dettaglio cosa evidenzia il nuovo rapporto Irena. Prima di tutto, dall’indagine condotta dall’Agenzia emerge che nel 2024 le rinnovabili mantengono la loro leadership in termini di costi nei mercati globali dell’energia. Il rapporto conferma che le rinnovabili hanno mantenuto il vantaggio di prezzo rispetto ai combustibili fossili, grazie a innovazioni tecnologiche, catene di approvvigionamento competitive ed economie di scala.

Non solo, come già anticipato, il fotovoltaico solare nel 2024 era, in media, il 41% più economico rispetto alle alternative da combustibili fossili a minor costo, e i progetti eolici onshore erano più economici del 53%: l’eolico onshore è rimasto la fonte più conveniente di nuova energia elettrica rinnovabile con dollari 0,034/kWh, seguito dal solare a Usd 0,043/kWh.

L’aggiunta di 582 gigawatt di capacità rinnovabile nel 2024 ha portato a risparmi significativi, evitando l’uso di combustibili fossili per un valore di circa Usd 57 miliardi. In particolare, il 91% dei nuovi progetti di energia rinnovabile commissionati lo scorso anno erano più convenienti rispetto a qualsiasi nuova alternativa da combustibili fossili.

Le rinnovabili non sono solo competitive in termini di costi rispetto ai combustibili fossili, ma sono vantaggiose anche perché riducono la dipendenza dai mercati internazionali del combustibile e migliorano la sicurezza energetica. Il business case a favore delle rinnovabili è ora più forte che mai.

Sebbene si prevedano ulteriori riduzioni dei costi man mano che le tecnologie maturano e le catene di approvvigionamento si rafforzano, persistono sfide a breve termine. Cambiamenti geopolitici, tra cui dazi commerciali, colli di bottiglia nelle materie prime e dinamiche manifatturiere in evoluzione, in particolare in Cina, rappresentano rischi che potrebbero temporaneamente aumentare i costi.

È probabile che i costi più elevati persistano in Europa e Nord America, a causa di sfide strutturali come ritardi nelle autorizzazioni, capacità limitata della rete e costi di sistema superiori. Al contrario, regioni come Asia, Africa e Sud America, con tassi di apprendimento più elevati e un grande potenziale rinnovabile, potrebbero assistere a significative riduzioni dei costi.

Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha dichiarato: «L’energia pulita è una scelta economica intelligente – e il mondo sta seguendo il denaro. Le rinnovabili sono in ascesa, l’era dei combustibili fossili sta crollando, ma i leader devono rimuovere le barriere, costruire fiducia e liberare finanziamenti e investimenti. Le rinnovabili stanno illuminando la strada verso un mondo di energia accessibile, abbondante e sicura per tutti».

Il direttore generale di Irena, Francesco La Camera, ha aggiunto: «La competitività dei costi delle rinnovabili è una realtà attuale. Guardando a tutte le rinnovabili attualmente in funzione, i costi evitati dei combustibili fossili nel 2024 hanno raggiunto fino a Usd 467 miliardi. La nuova energia rinnovabile supera i combustibili fossili per costo, offrendo un percorso chiaro verso un’energia accessibile, sicura e sostenibile. Questo risultato è il frutto di anni di innovazione, orientamento politico e crescita dei mercati. Tuttavia, questo progresso non è garantito. Le crescenti tensioni geopolitiche, i dazi commerciali e le restrizioni nella fornitura di materiali minacciano di rallentare il progresso e aumentare i costi. Per proteggere i progressi della transizione energetica, dobbiamo rafforzare la cooperazione internazionale, garantire catene di approvvigionamento aperte e resilienti e creare quadri politici e di investimento stabili, soprattutto nel Sud Globale. La transizione alle rinnovabili è irreversibile, ma la sua velocità ed equità dipendono dalle scelte che facciamo oggi».

Il rapporto 2024 dell'Irena analizza anche i fattori di costo strutturali e le condizioni di mercato che determinano gli investimenti nelle rinnovabili. La conclusione è che un quadro di entrate stabili e prevedibili è essenziale per ridurre il rischio di investimento e attrarre capitali.

La mitigazione del rischio di finanziamento è fondamentale per lo sviluppo delle energie rinnovabili sia nei mercati maturi che in quelli emergenti. Strumenti come i contratti di acquisto di energia (Ppa) svolgono un ruolo fondamentale nell'accesso a finanziamenti accessibili, mentre ambienti politici incoerenti e processi di approvvigionamento opachi minano la fiducia degli investitori.

In particolare, i costi di integrazione stanno emergendo come un nuovo vincolo alla diffusione delle energie rinnovabili. Sempre più spesso, i progetti eolici e solari subiscono ritardi a causa di colli di bottiglia nella connessione alla rete, lentezze nelle autorizzazioni e costose catene di fornitura locali. Questa situazione è particolarmente grave nei mercati del G20 e in quelli emergenti, dove gli investimenti nelle reti devono tenere il passo con l'aumento della domanda di elettricità e l'espansione delle fonti rinnovabili.

Inoltre, i costi di finanziamento rimangono un fattore decisivo nel determinare la fattibilità dei progetti. In molti Paesi in via di sviluppo del Sud globale, gli elevati costi di capitale, influenzati dalle condizioni macroeconomiche e dai rischi di investimento percepiti, gonfiano significativamente il costo livellato dell'elettricità (Lcoe) delle fonti rinnovabili.

Ad esempio, Irena ha rilevato che mentre i costi di generazione dell'eolico onshore erano simili in Europa e in Africa, con circa 0,052 dollari/kWh nel 2024, le strutture dei costi variavano in modo significativo. I progetti europei erano basati sulle spese di capitale, mentre i progetti africani sostenevano una quota molto più elevata di costi di finanziamento.

Il costo del capitale ipotizzato da Irena variava dal 3,8% in Europa al 12% in Africa, riflettendo i diversi profili di rischio percepiti.

Infine, anche i progressi tecnologici al di là della generazione stanno migliorando l'economia delle rinnovabili. Il costo dei sistemi di accumulo di energia a batteria (Bess) è diminuito del 93% dal 2010, raggiungendo i 192 dollari/kWh per i sistemi su scala industriale nel 2024. Questa riduzione è attribuita alla scalabilità della produzione, al miglioramento dei materiali e all'ottimizzazione delle tecniche di produzione.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia