Santoianni (Aic): tornare a bilancio autonomo per la Pac

Roma, 18 lug. (askanews) – “Ci auguriamo che il confronto dei prossimi mesi porti al mantenimento di una struttura di bilancio autonoma per un agricoltura attrattiva, capace di rispondere in modo concreto alle sfide climatiche, sociali ed economiche dei territori, contribuendo al contempo allo sviluppo rurale e alla coesione europea”. Così in una nota Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, secondo il quale la nuova proposta sul Quadro Finanziario Pluriennale presentata dalla Commissione europea “apre interrogativi legittimi” di fronte all’ipotesi di accorpare la Politica Agricola Comune (PAC) ai Fondi di Coesione prevedendo un’unica dotazione nazionale programmabile, “con il rischio di indebolire il carattere comune e strategico di due politiche fondamentali per l’Unione”.
“La PAC deve restare autonoma, con una dotazione specifica e adeguata alle sfide del comparto – aggiunge Santoianni – e la nostra associazione che raccoglie oltre 35.000 aziende in Italia pur condividendo l’utilità di interventi orientati alla semplificazione, sottolinea la necessità di evitare conseguenze indesiderate, come la perdita di riconoscibilità e di priorità operativa per l’agricoltura. Il possibile passaggio a un fondo unico potrebbe non garantire un’equa allocazione delle risorse e una piena valorizzazione delle specificità territoriali”.
“Un cambiamento di questa portata richiede grande attenzione anche sotto il profilo della governance – osserva Santoianni – in quanto apportare correttivi è certamente possibile, ma senza stravolgere l’assetto attuale, affinché eventuali innovazioni non si traducano in maggiore complessità per le amministrazioni e, di riflesso, in nuovi ostacoli per le imprese agricole, che hanno bisogno di regole chiare, tempi certi e strumenti stabili per pianificare il proprio futuro”, conclude.
Qual è la tua reazione?






