Scienza planetaria: Prove di fulmini su Marte

Le osservazioni del rover Perseverance della NASA indicano che l’atmosfera marziana è elettricamente attiva, informando la nostra comprensione della chimica atmosferica del pianeta e potrebbe avere implicazioni per future esplorazioni.
Prove di fulmini su Marte, rilevate nei suoni e nei segnali elettrici catturati dal rover Perseverance della NASA, sono presentate in un articolo pubblicato su Nature.
Le osservazioni indicano che l’atmosfera marziana è elettricamente attiva, informando la nostra comprensione della chimica atmosferica del pianeta e potrebbe avere implicazioni per future esplorazioni.
Nel nostro Sistema Solare, fulmini ed attività elettrica avvengono sulla Terra, Saturno e Giove.
L’esistenza di attività elettrica su Marte è stata ipotizzata, ma mai dimostrata direttamente.
La superficie polverosa di Marte ospita frequentemente una serie di eventi localizzati e a livello planetario, tra cui polvere e sabbia trasportate dal vento, tempeste di polvere e voragini di polvere, noti per causare l’elettrificazione sulla Terra.
Capire se tale elettrificazione avviene su Marte è fondamentale perché informa la nostra comprensione della chimica superficiale del pianeta e potrebbe influire sulla sicurezza delle missioni robotiche e umane.
Per rispondere a questa domanda, Baptiste Chide e colleghi analizzano 28 ore di registrazioni microfoniche, tratte da Perseverance nell’arco di due anni marziani.
Identificando interferenze e firme acustiche caratteristiche del fulmine, gli autori categorizzano 55 eventi elettrici.
Hanno scoperto che 54 degli eventi si sono verificati tra il 30% dei venti più forti registrati durante il periodo di studio, indicando che il vento svolge un ruolo cruciale nell’innesco della carica elettrica su Marte.
Sedici eventi sono stati registrati anche durante i due incontri ravvicinati del rover con i voraci di polvere, evidenziando la possibilità che scaricazioni più lontane, o a bassa energia, potessero avvenire anche oltre la portata del microfono.
Queste osservazioni suggeriscono che l’atmosfera di Marte sia elettricamente attiva, in particolare durante il sollevamento localizzato della polvere piuttosto che durante le stagioni polverose globali.
Gli autori osservano che tale attività potrebbe migliorare le condizioni di ossidazione, influenzando la conservazione organica e l’abitabilità, e potrebbe rappresentare rischi per le attrezzature e gli astronauti.
Richiedono strumenti dedicati e modelli atmosferici migliorati per quantificare i fenomeni elettrici e le loro conseguenze chimiche su Marte.
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