Scolmatore rio Rovare, riparte l’iter dopo tre anni di stop: “Così San Fruttuoso sarà in sicurezza”

Lug 21, 2025 - 15:30
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Scolmatore rio Rovare, riparte l’iter dopo tre anni di stop: “Così San Fruttuoso sarà in sicurezza”
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Genova. I soldi ci sono, il progetto pure, i lavori sono arrivati al 70%. Eppure da anni ogni forte pioggia obbliga i residenti di San Fruttuoso a fare i conti col pericolo dei rii soffocati dalla cementificazione, Rovare e Noce, che avrebbero dovuto essere messi in sicurezza insieme al Fereggiano, allacciandoli alla stessa galleria con sbocco a mare. Pochi giorni fa la Regione ha sbloccato le risorse per completare i due mini-scolmatori, circa 30 milioni di euro nel complesso, e il Comune ha riavviato l’iter amministrativo per chiudere finalmente la partita.

La situazione è ferma esattamente a come l’avevo lasciata nel 2022 – riferisce Massimo Ferrante, oggi assessore ai Lavori pubblici, all’epoca presidente del Municipio Bassa Valbisagno -. Abbiamo scoperto che i lavori non li aveva più portati avanti nessuno perché gli uffici erano concentrati su altre cose, come le opere idrauliche per il ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri Ponente. Questa è un’incompiuta. È vero che gli uffici sono sotto organico, ma evidentemente non c’è stata la volontà politica di finirla. Abbiamo sentito il direttore della Protezione civile regionale Luca Berruti e i soldi bloccati dal 2022 sono stati trasferiti al Comune”.

Scolmatore rio Rovare, obiettivo fine lavori in due anni

I primi 10 milioni serviranno per completare lo scolmatore del rio Rovare, in passato responsabile di allagamenti e voragini nelle strade del quartiere (nel 2018 un anziano cadde in una di queste e trovò la morte). Il pozzo di captazione è già stato scavato sotto via Berno, ma mancano ancora l’opera di presa, da realizzare in un’area privata nei pressi dell’ex birrificio, e il raccordo alla galleria principale del Fereggiano. Molto più arretrata la tabella di marcia del rio Noce, che oggi scorre sotto l’ospedale San Martino, per il quale andrà realizzato anche un bypass in modo da evitare le interferenze con le altre strutture. A questo ulteriore tassello verranno dedicati gli altri 20 milioni di euro. Si tratta in parte di fondi stanziati ancora dal governo Renzi e in parte di risorse del ministero dell’Ambiente che hanno sostituito una parte di finanziamenti Pnrr.

“Mi auspico che nel giro di un paio d’anni si possa completare almeno il rio Rovare – è la previsione di Ferrante – che vorrebbe dire mettere in sicurezza quella parte di città, perché lo scolmatore del Fereggiano prevedeva anche questi due innesti e non è mai stato davvero terminato. Questo era uno degli impegni che mi ero preso, appena sono arrivato ho voluto prendere in mano la situazione. Ricordiamo che il Rovare non ha creato morti per puro miracolo e negli ultimi anni abbiamo avuto molta fortuna sotto l’aspetto meteorologico. Se dovesse succedere qualcosa sarebbe ingiustificato dire che abbiamo un’opera ferma dal 2022″.

Allerta arancione agosto 2023
San Fruttuoso bassa allagata nel 2023

Il Comune a caccia di tecnici per sbloccare i progetti

Il primo passo per ripartire con l’iter è una manifestazione di interesse con cui Tursi, prima di cercare all’esterno, tenta di reperire tra il proprio personale una serie di figure tecniche necessarie ma ad oggi mancanti: il responsabile unico di progetto (Rup), il direttore dei lavori e i componenti del suo ufficio, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione e un collaudatore. Dopodiché bisognerà attendere la gara per assegnare la parte restante dei lavori, che sul Rovare non dovrebbero richiedere troppo tempo. Fallito il traguardo del 2026 prospettato due anni fa dall’assessore regionale Giacomo Giampedrone, oggi il 2027 sembra un obiettivo alla portata per mettere al riparo dai danni la zona di via Berno e via Donghi.

E mentre il fatidico scolmatore del Bisagno sconta ancora ritardi per le difficoltà dell’impresa Manelli, con 6,3 milioni aggiunti dalla Regione nella speranza di sbloccare l’impasse, in una situazione simile agli scolmatori di San Fruttuoso ci sono gli interventi su altri corsi d’acqua, magari più piccoli ma non meno pericolosi, che risultano al momento privi di regia amministrativa: il rio Maltempo a Certosa (24 milioni di euro), il rio Priaruggia a Quarto (600mila), il rio Villa Castagna a Molassana (800mila), il secondo lotto del Varenna a San Carlo di Cese (2,6 milioni). Sono ormai nelle fasi finali lo scolmatore del Chiappeto-Vernazza a Sturla (15,5 milioni) e la sistemazione idraulica del Molinassi a Sestri Ponente (100 milioni nell’ambito dell’ampliamento di Fincantieri), anche questi senza un Rup.

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Redazione Redazione Eventi e News