Senatori repubblicani contestato il congelamento dei fondi federali voluto dalla Casa Bianca

La repubblicana Susan Collins, da quasi trent’anni al Senato federale Usa e oggi presidente della potente Commissione bilancio, è protagonista di un duro scontro con la Casa Bianca incentrato sul controllo sulla spesa pubblica: Collins accusa l’esecutivo del presidente Donald Trump di ostacolare l’utilizzo di fondi già approvati dal Congresso. Nota per il suo approccio pragmatico e bipartisan, Collins ha portato miliardi di dollari al Maine, il suo Stato, per infrastrutture e altri progetti. Ma oggi la senatrice centrista denuncia il crescente interventismo dell’Ufficio di gestione e bilancio (Omb) alle dipendenze della Casa Bianca, diretto da Russ Vought, che secondo la senatrice “sta davvero forzando i limiti di ciò che l’esecutivo può fare senza il consenso del Congresso”.
La Casa Bianca, attraverso l’Omb, ha rafforzato il controllo sulla spesa pubblica, bloccando o rallentando l’erogazione di fondi già stanziati, e promuove ora un pacchetto da 9 miliardi di dollari di tagli tramite il meccanismo delle “rescissioni”, ovvero la revoca di fondi già approvati. Vought ha evitato di commentare direttamente lo scontro con Collins, ma secondo il quotidiano “Wall Street Journal” il braccio di ferro rivela una tensione inedita tra Congresso ed esecutivo e all’interno del Partito repubblicano.
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