Solstizio d’estate: pratiche e rituali per canalizzare l’energia del sole

Il giorno più lungo dell’anno è ormai alle porte: il 21 giugno è il solstizio d’estate, un momento che non segna soltanto l’inizio dell’estate meteorologica. È infatti simbolo di massima luce, pienezza e realizzazione, ed è un momento con una forte valenza simbolica, energetica e spirituale.

Che cos’è il solstizio d’estate e quando è

Durante il solstizio d’estate, infatti, il sole raggiunge il suo punto più alto, rappresentando la pienezza dell’energia vitale, la realizzazione degli intenti e la maturità dei progetti. È un tempo per celebrare ciò che è stato seminato nei mesi precedenti e osservare cosa è sbocciato nella propria vita, godendosi gli obiettivi raggiunti e raccogliendo le energie per quelli futuri.

L’energia del solstizio invita all’introspezione attraverso la luce: portare luce dentro sé stessi, per vedere con chiarezza ciò che si è, ciò che si desidera e ciò che si è pronti a lasciar andare, ed è per questo che in pratiche di yoga, meditazione e reiki si lavora con il chakra del cuore e del plesso solare, associati alla luce, alla volontà e alla consapevolezza.

Il solstizio d’estate è inoltre legato all’elemento fuoco, simbolo di purificazione, forza creativa e trasformazione, un portale energetico che segna il passaggio da una fase attiva e crescente (primavera) a una più matura e riflessiva (estate che declina poi verso l’autunno).

Pratiche e rituali

Si tratta dunque di un momento ideale per dichiarare le proprie intenzioni, praticare gratitudine per ciò che si ha e lavorare su visualizzazioni o affermazioni positive. Per chi pratica la manifestazione, in particolare, è un momento molto potente, perché il “sole interiore” è al suo culmine.

Come rendere omaggio al solstizio e mettere a frutto tutte le sue potenzialità? Si può meditare all’alba o al tramonto o tenere un diario su cui scrivere ciò che si vuole lasciare andare e ciò che si vuole coltivare, e ancora fare camminate consapevoli nella natura e raccogliere fiori ed erbe, offerte della Terra. E metterle in acqua: come per creare l’Acqua di San Giovanni (nella notte tra il 23 e il 24 giugno). 

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