Studenti universitari e affitti 2025: cresce la domanda, ma l’offerta resta insufficiente
Secondo il Gruppo Tecnocasa, nel 2025 oltre l’11% degli affitti nelle grandi città è destinato agli studenti universitari. Prezzi in aumento e offerta in calo.
Studenti universitari e affitti: cresce la domanda, ma l’offerta non basta
Secondo il Gruppo Tecnocasa, nelle grandi città oltre l’11% degli affitti riguarda gli studenti
Il mercato immobiliare italiano continua a registrare una forte pressione sul fronte degli affitti, in particolare da parte degli studenti universitari.
Secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nei primi sei mesi del 2025 i canoni di locazione nelle grandi città sono aumentati in media del 3,1% per i monolocali, del 2,9% per i bilocali e del 3,2% per i trilocali.
Nonostante un leggero rallentamento rispetto al 2024, il trend resta positivo. A Milano, però, si osserva una pausa dopo anni di crescita: per la prima volta dal periodo post-pandemico, i canoni non sono aumentati, avendo raggiunto livelli ormai difficilmente sostenibili.
Studenti sempre più penalizzati da canoni elevati
Negli ultimi anni, la diffusione degli affitti brevi ha contribuito a ridurre ulteriormente la disponibilità di appartamenti per studenti, spingendo i prezzi verso l’alto.
L’interesse dei ragazzi si concentra su abitazioni in buone condizioni, arredate e vicine agli atenei o ben collegate tramite metropolitana e mezzi pubblici.
Secondo Tecnocasa, la qualità abitativa è diventata un criterio decisivo nella scelta, insieme ai servizi presenti nel quartiere. Proprio per la maggiore efficienza dei trasporti, la domanda si sta spostando anche verso zone periferiche ben collegate.
Affitti a studenti: in crescita rispetto al 2024
Nel primo semestre del 2025, circa il 5% dei contratti di locazione in Italia è stato stipulato da studenti universitari, in leggero aumento rispetto al 4,6% del 2024.
La percentuale cresce sensibilmente nelle grandi città, dove gli affitti a studenti rappresentano in media l’11,1% del totale, contro il 9% registrato nel biennio 2023–2024.
Le città con la maggiore incidenza di affitti universitari sono:
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Roma: 14,2%
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Milano: 14,8%
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Torino: circa 14%
Si tratta di un incremento netto rispetto ai livelli pre-pandemia, quando la quota si attestava tra il 5% e il 6%.
Contratti e tipologie più richieste
La forma contrattuale più diffusa tra gli studenti è quella a uso transitorio, che nel 2025 raggiunge il 75% del totale, in aumento rispetto agli anni precedenti.
Seguono i contratti a canone libero (17,6%) e a canone concordato (7,3%).
Le tipologie di abitazione più ricercate:
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Bilocali: 36%
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Trilocali: 30,8%
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Quadrilocali: 12,8% (spesso condivisi per dividere le spese)
L’85,6% degli studenti in affitto ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni, confermando che la domanda proviene quasi esclusivamente dalla fascia universitaria e dai giovani lavoratori fuori sede.
Un mercato ancora in evoluzione
L’analisi del Gruppo Tecnocasa mostra come il mercato degli affitti sia sempre più influenzato da fattori sociali e urbani: dalla carenza di alloggi disponibili all’impatto del turismo e delle piattaforme di locazione breve.
Per gli studenti, trovare casa nelle grandi città resta una sfida, mentre i proprietari vedono crescere il valore dei propri immobili, ma anche la complessità gestionale.
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