Tabaccaio senza POS, niente multa: regola o eccezione?

Dopo un periodo di calma solo apparente, torna ad accendersi la discussione sul POS obbligatorio. Lo fa con una notizia che riguarda una categoria in particolare, quella dei tabaccai, che forte della decisione presa da un giudice di pace, ora alza la voce e chiede un’esenzione per l’intera categoria. Andiamo con ordine e ricostruiamo la vicenda.
Niente POS: multa stracciata per il tabaccaio
Stando a quanto riportato da Repubblica, un tabaccaio ligure è stato multato dalla Guardia di Finanza per aver rifiutato a un cliente la possibilità di pagare un pacchetto di sigarette, dal valore di 5,50 euro, con il POS. Niente carte di credito, bancomat o applicazioni, solo contanti. Un comportamento vietato per legge.
Il diretto interessato si è rivolto a un giudice di pace che ha poi stracciato la sanzione. Ora la Federazione Italiana Tabaccai (FIT) chiede al governo di esonerare la categoria dall’obbligo di accettazione di pagamenti digitali per beni o servizi a marginalità predeterminata
. Il dito è puntato ancora una volta contro le commissioni trattenute per ogni transazione elaborata, ignorando che esiste ormai la possibilità di affidarsi a soluzioni e circuiti che non richiedono una spesa extra oltre a un canone periodico o che, addirittura, azzerano qualsiasi tipo di esborso per i piccoli importi (come faceva Satispay fino ad aprile).
Chiesta l’esenzione dai pagamenti digitali
Insomma, la sentenza come un precedente, sulla cui base pretendere un’esenzione. Cosa distinguerebbe la categoria da tutti gli altri commercianti che potrebbero avanzare la stessa richiesta? Due motivi, secondo FIT: il ruolo svolto da intermediari che forniscono prodotti e servizi per conto dello Stato e di terzi
e il fatto che, con le transazioni tracciate, non solo è impossibile evadere, ma costi ed oneri di sistema per l’utilizzo della moneta elettronica ci impediscono qualunque guadagno e spesso determinano addirittura una remissione
.
La prima delle due ragioni, mettendosi dall’altro lato del bancone e ribaltando il punto di vista, potrebbe invece essere quella per cui i cittadini potrebbero considerarsi nella posizione di pretendere l’utilizzo del POS in ogni caso, proprio perché i beni e i servizi sono forniti per conto dello Stato. Sulla seconda, la mancata opportunità di evadere citata a sostegno della propria tesi, preferiamo sorvolare.
La scappatoia alla regola comunque c’è già ed è quella di sempre: il terminale che non funziona. È previsto dalla legge. Il POS rotto rimarrà ancora a lungo un mantra per molti.
Qual è la tua reazione?






