Tunisia: il ministero dell’Interno introduce nuovi dispositivi per lo screening rapido delle droghe

Dopo l’adozione di alcoltest sulle strade, la Tunisia si prepara a introdurre nuovi dispositivi per lo screening rapido delle droghe. L’annuncio è stato dato dal colonnello Sami Saoudi, portavoce dell’Osservatorio nazionale per la sicurezza stradale. Dopo l’impiego di etilometri intelligenti, il Paese adotterà dei test salivari in grado di rilevare in pochi minuti la presenza di residui di sostanze stupefacenti. Il colonnello Saoudi ha precisato che questi test saranno utilizzati negli spazi pubblici e non saranno limitati esclusivamente agli utenti della strada, ma verranno impiegati per controlli più ampi. In Tunisia, il 2025 è segnato da una severa repressione contro il crescente consumo di stupefacenti. Il Paese, non essendo un produttore, funge da crocevia internazionale per il traffico di sostanze come cannabis, cocaina ed eroina, diventando al contempo un mercato locale sempre più attivo.
La legislazione attuale, basata sulla legge 52 del 1992, impone una politica di tolleranza zero per il possesso e il consumo, anche minimo, di droghe. Le pene detentive sono spesso severe, superando l’anno di carcere, con casi recenti di condanne a 30 anni per il consumo di cannabis. Questa strategia del ministero dell’Interno, colpisce in modo sproporzionato i giovani e le fasce più deboli della popolazione, alimentando preoccupazioni riguardo abusi e detenzioni preventive. Parallelamente, desta allarme la diffusione di droghe i giovanissimi, anche sotto i 13 anni, con un aumento dell’uso di sostanze iniettabili che comporta seri rischi per la salute pubblica. Per affrontare la situazione, il ministero della Salute tunisino sta elaborando un disegno di legge che propone di trattare la tossicodipendenza come una malattia cronica, spostando l’attenzione dal sistema penale a un approccio più terapeutico, pur inasprendo le sanzioni per gli spacciatori.
Nel 2024 sono stati arrestati in Tunisia quasi cinque mila trafficanti di droga, rispetto ai 3.165 del 2023. Nel 2025 le unità speciali di sicurezza stanno combattendo senza sosta contro le reti internazionali attive nello spaccio. Tra il 2024 e l’inizio del 2025, sono stati anche identificati e arrestati trafficanti che sfruttavano i minori per vendere hashish e altre sostanze stupefacenti nei pressi di istituti scolastici tunisini. Ora le pattuglie di sicurezza sono dislocate vicino a scuole e università, mentre la direzione generale della Guardia nazionale ha spesso sottolineato l’importanza di spot di sensibilizzazione sui media e il ruolo della famiglia, di artisti, drammaturghi e articoli letterari nel sensibilizzare sui pericoli del consumo di stupefacenti. Nel 2024 sono state sequestrate 30 mila pillole psicotrope nella sola regione settentrionale di Cap Bon mentre due trafficanti sono stati arrestati in un’operazione congiunta delle forze di sicurezza. All’inizio di quest’anno sono state anche sequestrate centinaia di piantine di cannabis a Msaken, nel governatorato di Sousse, Kasserine e nell’area metropolitana della capitale. Lo scorso aprile, la gendarmeria tunisina ha inferto un duro colpo al narcotraffico internazionale con un’operazione di vasta portata a Nabeul, nella regione nordorientale della Tunisia, culminata nel sequestro record di circa 1,2 milioni di pasticche di ecstasy.
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