Vaccini, Salvini attacca: “Commissione azzerata? Da Schillaci pessimo segnale”

Matteo Salvini critica la scelta del ministro della Salute Orazio Schillaci di revocare le nomine del Nitag (Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni). Si tratta dell’organismo che fornisce supporto tecnico al ministero per le decisioni relative alle politiche vaccinali, rinnovato nei giorni scorsi e al centro di polemiche per le posizioni di alcuni suoi membri in merito alle immunizzazioni.
L’attacco di Salvini
“Ho letto le interviste di questi due medici che non conosco, che non si definiscono Novax, ma che per l’obbligo vaccinale nei confronti dei minori avevano dei dubbi. Dubbi che hanno milioni di italiani e migliaia di medici. Se da un comitato consultivo di 20 persone si azzera chi non la pensa come il mainstream non mi sembra scientificamente corretto. Detto questo, il ministro ha deciso – ha deciso di testa sua – prima ha nominato la commissione poi se l’è auto azzerata. Evidentemente al ministero c’è qualcosa che non funziona, perché o si è distratto prima o si è distratto dopo, delle due l’una, visto che le ha firmate lui e li ha rimossi lui”, ha detto il leader della Lega e vicepremier a margine del sopralluogo dei lavori della Metro C a Roma.
“A me spiace quando chi porta un pensiero scientificamente diverso da quello che è il mainstream viene additato come pericoloso sovversivo: qua si tratta di un pediatra, di uno che ha insegnato all’università a Padova, quindi non mi sembrano due passanti che al bar discettavano del Covid”, ha aggiunto Salvini. Aver azzerato la commissione “è stato un pessimo segnale anche dal punto di vista scientifico e culturale”.
La marcia indietro di Schillaci
Il ministero della Salute qualche giorno fa ha fatto marcia indietro sulla nomina dei membri del Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (Nitag). Il titolare del dicastero, Orazio Schillaci, ha infatti firmato sabato il decreto di revoca che riguarda tutti i componenti della commissione, ritenendo necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei suoi membri al fine di coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati. Schillaci ha posto fine in questo modo alle polemiche sollevatesi nei giorni scorsi a seguito dell’inclusione nel gruppo di due esponenti con posizioni contrarie al vaccino.
Il ministro: “Tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione”
“La tutela della salute pubblica – ha osservato il ministro della Salute – richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore. Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell’esclusivo interesse dei cittadini”.
La decisione di Schillaci è stata accolta con unanime apprezzamento sia dal centrodestra che dal centrosinistra. Per Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, si è trattato di “un passo indietro doveroso“, “una vittoria della scienza. Resta purtroppo integro il grave vulnus di un ministro che assume decisioni spesso a seguito di pressioni di lobby screditate”. Da Forza Italia, la vice presidente del Senato Licia Ronzulli ha parlato di “atto di responsabilità e di tutela verso i cittadini. È fondamentale che chi siede in organismi così delicati sia coerente con l’evidenza scientifica”.
I nomi oggetto delle polemiche
I nomi che avevano innescato forti perplessità nei confronti del Gruppo erano stati quelli del veronese Paolo Bellavite e del pediatra Eugenio Serravalle. La loro presenza aveva portato prima alla rinuncia alla nomina da parte dalla dirigente del Dipartimento prevenzione della Regione Veneto, Francesca Russo, e quindi alla mobilitazione di esperti, con una lettera di protesta e una petizione che aveva raccolto oltre 16mila firme, incassando anche il sostegno da parte del Premio Nobel per la fisica, Giorgio Parisi.
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