A2a: quasi 4 miliardi di ricavi nel primo trimestre, utile netto a 257 milioni

Maggio 14, 2025 - 01:30
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A2a: quasi 4 miliardi di ricavi nel primo trimestre, utile netto a 257 milioni

I risultati del primo trimestre 2025 di A2a confermano la crescita in investimenti per la transizione ecologica, ricavi a quasi 4 miliardi e di pari passo un calo dell’utile netto del 13 per cento. Al 31 marzo 2025 quest’ultimo si è attestato a 257 milioni di euro, mentre un anno fa era a 294 milioni. Gli investimenti complessivi di A2a si attestano a 335 milioni di euro, di cui 302 milioni destinati ad investimenti organici che sono così aumentati del 37 per cento in un anno.

Il gruppo ha destinato 33 milioni di euro ad operazioni di fusione e acquisizione (M&A), soprattutto grazie all’acquisizione da Edison della centrale cogenerativa di Sesto San Giovanni. A2a ha registrato ricevi per 3.968 milioni di euro, in aumento del 16 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2024, grazie al consolidamento della società Duereti e all’aumento dei prezzi delle commodities energetiche. Per Renato Mazzoncini, Amministratore delegato di A2a, i risultati del primo trimestre 2025 “confermano la solidità industriale e degli indicatori economico-finanziari del gruppo. Grazie all’integrazione della nuova società delle reti elettriche Duereti, l’incidenza delle attività regolate sull’Ebitda è salita al 31 per cento, contribuendo a migliorare la visibilità e a rafforzare la stabilità dei risultati futuri e consentendoci di confermare la guidance per il 2025”. L’aumento degli investimenti del 37 per cento rispetto al primo trimestre 2024 è stato fatto “nel potenziamento ed efficientamento delle reti, nello sviluppo delle rinnovabili, nella flessibilità degli impianti di generazione e nel recupero di materia ed energia”, ha evidenziato l’Ad, che ha concluso: “Il flusso di cassa ha garantito sia la copertura degli investimenti che il miglioramento del rapporto Pfn-Ebitda, ora pari a 2,4x”.

L’apporto di marginalità è derivato dal consolidamento di Duereti, società beneficiaria del conferimento da parte di e-distribuzione delle attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia. Nella nota si rivela anche l’effetto delle minori produzioni idroelettriche, ritornate ai livelli delle medie storiche rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, “contraddistinto da un’elevata idraulicità” e “parzialmente compensato dalle maggiori produzioni da impianti a ciclo combinato”. Dai conti, emerge che il margine operativo lordo è pari a 675 milioni di euro, il calo del 4 per cento rispetto al primo trimestre 2024 (703 milioni), a seguito dell’allineamento della produzione idroelettrica alle medie storiche. Al netto della normalizzazione relativa all’idraulicità, l’Ebitda è in crescita dell’1 per cento. L’incidenza delle attività regolate sull’Ebitda di gruppo sale al 31 per cento (nel primo trimestre del 2024 era del 25 per cento) anche grazie al positivo contributo della nuova società di distribuzione elettrica Duereti. La posizione finanziaria netta cala a 5.616 milioni di euro (5.835 milioni di euro al 31 dicembre 2024): escludendo gli impatti delle variazioni di perimetro del periodo, si attesta a 5.583 milioni di euro, grazie ad un flusso di cassa che ha garantito sia la copertura degli investimenti che il miglioramento del rapporto Pfn-Ebitda. Crescono anche i contratti retail a prezzo fisso che offrono ai clienti protezione dalle oscillazioni e dall’andamento dello scenario energetico.

Questi contratti – con durata fino a dieci anni, opzione scelta ormai da quasi 100 mila clienti – consentono un calo significativo delle bollette dei consumatori finali rispetto al primo trimestre del 2024. Il gruppo ha confermato i suoi obiettivi di finanza sostenibile. Il debito sostenibile di A2a, sul totale del debito lordo, al 31 marzo 2025 è salito all’82 per cento (un anno fa era al 75 per cento). Il risultato è stato reso possibile dalla collocazione a gennaio da parte di A2a del proprio European Green Bond inaugurale da 500 milioni di euro e durata di 10 anni, il primo sul mercato da parte di un emittente corporate europeo. Sul fronte della sostenibilità, il 72 per cento degli investimenti sono ammissibili ai fini della tassonomia europea (47 per cento sono gli investimenti allineati) e 8.376 Mva è la capacità installata della rete elettrica, in crescita del 56 per cento rispetto al valore del primo trimestre del 2024, grazie anche al consolidamento della società Duereti.

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