Al Gaslini di Genova 50 medici e 12 ore di sala operatoria per separare le due gemelline siamesi del Burkina Faso

Oltre 50 professionisti impegnati in oltre 12 ore di sala operatoria hanno operato presso l’Istituto pediatrico Gaslini un intervento difficile e delicatissimo su due gemelline siamesi di un anno, originarie del Burkina Faso, unite nella regione toracica e addominale.

Le gemelline condividevano fegato e pericardio

Le bambine, che condividevano il fegato e parte del pericardio, sono arrivate in Italia il 20 maggio grazie all’associazione Una Voce per Padre Pio, nell’ambito del programma umanitario sanitario attivato in collaborazione con il Gaslini. Il caso è stato seguito grazie al cofinanziamento dell’associazione Patrons of the World’s Children Hospitals e di Regione Liguria, nell’ambito della normativa nazionale per l’assistenza sanitaria ad alta specializzazione a cittadini stranieri in condizioni di fragilità.

“L’intervento – ha detto Girolamo Mattioli, direttore del dipartimento di Scienze Chirurgiche e di Chirurgia Pediatrica del Gaslini – è consistito in una separazione progressiva del torace e della cavità pericardica, di addome e fegato, unico organo in comune, e di tutta la parete addominale e toracica. In terapia intensiva le bimbe sono state preparate e poi trasportate in una sala operatoria quindi separate con il fondamentale apporto di Michele Torre, coordinatore del programma universitario di Chirurgia Toracica e delle Vie respiratorie del Gaslini e di Guido Michielon, direttore di Cardiochirurgia del Gaslini coadiuvato dal cardiochirurgo Francesco Santoro. Poi sono state portate in due sale operatorie dove cardiochirurghi, chirurghi pediatrici, epatici, plastici e toracici hanno completato gli interventi”.

Le principali complessità degli aspetti anestesiologici e intensivistici “hanno riguardato il controllo delle vie aeree, la gestione cardio-respiratoria dei due organismi connessi, la necessità di un monitoraggio continuo e differenziato e la previsione delle variazioni fisiologiche all’atto della separazione”, – ha spiegato Andrea Moscatelli, direttore del dipartimento di Emergenza e Accettazione, Anestesia e Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica del Gaslini.

Le bimbe hanno superato bene l’intervento

“Le due bimbe hanno superato bene l’intervento, ora sono seguite in terapia intensiva per evitare rischi di complicanze, per aiutarle a respirare, controllare il dolore, prevenire le infezioni e portare a termine il percorso di ricostruzione della parete toracica e addominale. Eccellente è stato il contributo della unità di anestesia diretta da Andrea Wolfler”.

Il percorso clinico è stato reso possibile anche grazie a un precedente intervento neurochirurgico eseguito su una delle due bimbe per trattare una grave forma di idrocefalo, dall’equipe di neurochirurghi guidati da Gianluca Piatelli, direttore di Neurochirurgia. Attualmente le bambine sono in condizioni cliniche stabili e seguite nel reparto di Terapia Intensiva dell’Istituto.

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