Al MA*GA di Gallarate una grande mostra racconta Kandinsky e l’astrattismo italiano

Fino al 12 aprile 2026, il Museo MA*GA di Gallarate ospita Kandinsky e l’Italia, una grande esposizione dedicata al padre dell’arte astratta e alla profonda influenza esercitata sul panorama artistico italiano del Novecento. Con 130 opere in mostra, di cui 20 firmate da Kandinsky, la rassegna si inserisce nel programma ufficiale dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.
Un ponte tra l’Europa e l’Italia
La mostra, curata da Elisabetta Barisoni, responsabile di Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, ed Emma Zanella, direttrice del MAGA, mette in dialogo le avanguardie storiche europee con l’astrattismo italiano sviluppatosi tra gli anni Trenta e Cinquanta. Accanto a Kandinsky, trovano spazio in mostra anche opere di Paul Klee, Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder, Antoni Tàpies, Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Manlio Rho, Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio e molti altri. Una rete di artisti che hanno condiviso una ricerca spirituale e formale orientata verso l’astrazione come linguaggio universale.
Kandinsky e l’arte italiana: un dialogo fertile
Il percorso espositivo si apre con una sezione che ricostruisce la temperie culturale tra gli anni Venti e Trenta, quando Kandinsky elaborava le sue teorie al Bauhaus insieme a Paul Klee. Le opere di quest’ultimo, realizzate tra il 1913 e il 1938, testimoniano l’affinità intellettuale tra i due maestri. Seguono i lavori di artisti come Arp, Miró, Calder e Tàpies, che offrono uno sguardo sul fermento europeo che accompagnò la nascita dell’arte astratta.
La seconda sezione è dedicata al legame tra Kandinsky e gli artisti italiani. Decisivo fu il passaggio milanese del maestro russo nel 1934 con la mostra alla Galleria del Milione: un evento che influenzò in profondità una nuova generazione di autori – da Fontana a Melotti, da Rho a Veronesi – in cerca di una rottura con i canoni figurativi e naturalistici.

Un’eredità ancora viva
La mostra si chiude con una panoramica sul secondo dopoguerra, quando la lezione di Kandinsky continuò a ispirare movimenti come Forma, MAC e Origine, e artisti come Accardi, Capogrossi, Dorazio, Vedova e Perilli. Una stagione feconda, in cui il lascito kandinskiano venne tradotto in gesto, materia e segno, aprendo la strada a nuove forme di espressione non figurativa.
«Sono sicura che l’esposizione possa costituire un rinnovato momento di riflessione sul portato rivoluzionario delle avanguardie storiche e, in particolare, dell’astrattismo di Kandinsky e dei suoi sodali» – afferma Elisabetta Barisoni. «Si tratta di una nuova avventura per le collezioni civiche di Ca’ Pesaro, in dialogo con le opere del MA*GA e di importanti raccolte pubbliche e private».
«La mostra – dichiara Emma Zanella – rappresenta un’importante opportunità di collaborazione tra due prestigiosi musei. Permette di esplorare le principali correnti artistiche astratte e concretiste, offrendo una lettura ricca e attuale delle evoluzioni del linguaggio artistico del Novecento».

Collaborazioni e iniziative speciali
Kandinsky e l’Italia è parte di Varese Cultura 2030, il progetto promosso dalla Provincia di Varese con il contributo di Fondazione Cariplo, che mira a valorizzare il sistema culturale locale. La mostra è inoltre sostenuta dal Patto per le Arti, con numerosi partner tra cui Missoni, Ricola, Banca Popolare di Sondrio e altri attori del territorio.
In particolare, Ricola offrirà l’ingresso gratuito ai primi 50 visitatori che prenoteranno su Ticketone o presso il museo per i venerdì pomeriggio del 5 dicembre, 2 gennaio, 6 febbraio, 6 marzo e 3 aprile. In queste giornate, dalle ore 15.00, sarà possibile degustare le tisane Ricola nella caffetteria del MA*GA.
Il catalogo della mostra, edito da Dario Cimorelli Editore, raccoglie i saggi critici delle curatrici e di studiosi come Luigi Cavadini, Marco Meneguzzo, Francesco Tedeschi, tra gli altri, offrendo una lettura approfondita del contesto storico e culturale.
KANDINSKY E L’ITALIA
Gallarate (VA), Museo MA*GA (via E. De Magri 1)
30 novembre 2025 – 12 aprile 2026
Orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 10.00 – 19.00, sabato e domenica: 11.00 – 19.00. Aperture straordinarie: 24, 26 e 31 dicembre; 6 gennaio; 5 e 6 aprile.
Visite guidate ogni sabato e domenica alle 16.30
Acquisto biglietti online su TicketOne.it
Informazioni: Museo MA*GA T +39 0331 706011; info@museomaga.it; www.museomaga.it
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