Altro che influencer: Sarah Jessica Parker ha fatto di meglio, senza cellulari

Lug 29, 2025 - 06:30
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Altro che influencer: Sarah Jessica Parker ha fatto di meglio, senza cellulari

Sex and the City è molto più di una serie TV su Manhattan. È un racconto dove “amore” e “brand” camminano mano nella mano, intrecciati dal gossip al guardaroba.

Seguendo Carrie Bradshaw e le sue amiche per sei stagioni abbiamo respirato aspirazioni, amori complicati e storie di vita quotidiana. Ma soprattutto abbiamo visto una rivoluzione silenziosa: il potere delle scelte di stile raccontate in prima persona, senza social e post sponsorizzati, solo con stile e autenticità visibile.

Il fascino non era solo nei dialoghi e nei drammi amorosi. Era nei vestiti, nei tacchi, nei dettagli. Carrie diceva spesso che amava i suoi soldi appesi nell’armadio: tono leggero, ma era una dichiarazione di intenti. Non era consumo compulsivo, era una costruzione di identità visiva. E tutto quello che indossava, dai Manolo Blahnik fino alla Fendi Baguette, diventava un messaggio potente senza bisogno di hashtag.

Carrie Bradshaw: come ha reso celebre outfit e accessori

Sex and the City non è solo una serie ambientata a New York. “Amore” e “brand” scorrono nei suoi dialoghi, nei guardaroba iconici e nell’idea che possedere stile significhi affermare chi si è. In sei stagioni, Carrie Bradshaw (la nostra Sarah Jessica Parker) e le sue amiche hanno mostrato come la moda non sia ornamento ma strumento di espressione. E i fan erano lì anche per guardarli vestirsi.

Subito nella sigla iniziale, Carrie veste un tutù rosa sopra un completo moderno, cammina con sicurezza tra metropoli e taxi gialli. È una scena che segna un’epoca: il costume diventa manifesto. Da quel momento la moda della serie rende accessibili brand come Manolo Blahnik, Oscar de la Renta, John Galliano. E grazie alla costumista Patricia Field, la moda diventa linguaggio narrativo.

Scarpe blu
Carrie Bradshaw: come ha reso celebre outfit e accessori – foto manoloblahnik.com – sfilate.it

Carrie piace perché comunica attraverso le scarpe e le borse. La saga del matrimonio in “Sex and the City” consacra le Manolo Blahnik Hangisi blu: in quel passo c’è un mix di ribellione, romanticismo e glamour. Da allora, quelle scarpe sono desiderate da chiunque cercasse un simbolo di femminilità decisa. E lo stesso vale per la Fendi Baguette: nata nel 1997, essa diventa icona grazie all’episodio in cui Carrie la difende come fosse parte della sua identità maggior di una borsa. Niente influencer, solo stile che diventa cultura pop.

Il celebre “newspaper dress” firmato John Galliano è uno di quegli abiti che non si dimenticano. Indossato da Sarah Jessica Parker nei panni di Carrie Bradshaw in una puntata di Sex and the City, è diventato subito un simbolo. Stampato con articoli di giornale e tagliato con quella classica linea Galliano sensuale e un po’ teatrale, quel vestito rappresentava un mix perfetto tra ironia e impegno, tra femminilità e statement visivo. Carrie lo indossa durante un incontro scomodo con Natasha, l’ex moglie di Big, e l’effetto è potente: sembra fragile ma è in controllo, provocatoria ma elegante.

Borsa Fendi viola
La Baguette Fendi diventata icona grazie alla serie – foto fendi.com – sfilate.it

Sex and the City ha aperto un dialogo inedito tra femminismo e moda. Le protagoniste affrontano sessualità, carriere, relazioni e desideri in modo esplicito, con ironia e vulnerabilità. Il loro stile non è decorazione: è armatura, linguaggio. Più che essere privilegi femminili, indossano moda per raccontare sé stesse. Anche le case di moda piccole emergenti hanno trovato luce grazie alla serie, perché Patricia Field sceglieva anche brand di nicchia, elevandoli a icona.

Sarah Jessica Parker
Oscar de la Renta e John Galliano: scelte stilistiche memorabili – foto 1stdibs.com – sfilate.it

La serie ha cambiato il modo in cui compriamo. Brand come Oscar de la Renta o John Galliano venivano percepiti come irraggiungibili, ma attraverso gli outfit di Carrie si sono trasformati in obiettivi aspirazionali. E per chi guarda, sembrava tutto alla portata: basta lavoro, gusto, personalità.  Oggi, la forma di influenza più riconosciuta nella moda è digitale, ma Sex and the City ci ricorda che il potere era già lì: nel guardaroba costruito episodio dopo episodio. In quegli anni lo stile si diffondeva attraverso riviste, discussioni nei negozi, camminate su Park Avenue. Era lento, ma duraturo. E proprio per questo potente.

In un’epoca dove il like può essere usato e poi dimenticato, lo stile di Carrie resta un marchio nel tempo. Fa capire che moda e femminismo non sono in opposizione: è possibile affermarsi con eleganza, ironia, autenticità. Anche senza social. Ecco perché, oggi più che mai, Sex and the City resta un manuale di stile e identità visiva, capace di ispirare ancora chi cerca moda con significato.

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Redazione Redazione Eventi e News