Amazon ha iniziato a disattivare definitivamente le app pirata su Fire TV

Dicembre 17, 2025 - 11:30
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All'inizio dello scorso novembre, Amazon aveva annunciato l'intenzione di individuare e inserire in una blacklist le app per Fire TV che consentono l'accesso a contenuti non concessi in licenza o piratati. All'inizio di dicembre, alcuni utenti avevano iniziato a visualizzare messaggi di avvertimento all'apertura di queste applicazioni, con l'indicazione di un blocco imminente. A circa dieci giorni di distanza, la società di Jeff Bezos ha ora dato seguito a quanto annunciato, avviando la disattivazione completa delle app considerate in violazione.

Le app segnalate non possono più essere avviate
sulle Fire TV. Nei messaggi iniziali era presente un pulsante "Avvia comunque", affiancato all'opzione "Disinstalla", che permetteva comunque di aprire l'app nonostante l'avviso. Con l'entrata in vigore del blocco definitivo, il pulsante per forzare l'avvio è stato rimosso e sostituito dal pulsante "Ignora", rendendo impossibile l'uso delle applicazioni disabilitate. Anche la disinstallazione seguita da una nuova installazione non consente di ripristinarne il funzionamento: le app reinstallate vengono immediatamente bloccate, senza che il periodo di avviso venga azzerato.

IL MECCANISMO DI BLOCCO E I PRIMI AGGIRAMENTI

Dalle verifiche effettuate pare che Amazon stia identificando le app considerate pirata esclusivamente in base al nome del pacchetto. Questo approccio sta rendendo relativamente semplice l'elusione della blacklist da parte degli utenti più esperti. Alcuni servizi di streaming non autorizzati hanno iniziato a distribuire versioni ufficiali delle proprie app con nomi di pacchetto alternativi, mentre altri utenti hanno realizzato e diffuso versioni modificate non ufficiali, pensate per aggirare il sistema di rilevamento.

Un'ulteriore modalità utilizzata per continuare ad accedere alle app disabilitate è il ricorso a siti o strumenti di clonazione delle app, che permettono di creare una versione personalizzata dell'app con un nome di pacchetto univoco. Questa soluzione non risulta efficace in tutti i casi, poiché alcuni servizi rifiutano le connessioni provenienti da versioni modificate, ma anche in questi scenari stanno emergendo soluzioni alternative.


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Redazione Redazione Eventi e News