Arnault: “Il lusso non tramonterà mai anche se la Cina rallenta”

Lug 31, 2025 - 12:30
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Arnault: “Il lusso non tramonterà mai anche se la Cina rallenta”
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Bernard Arnault, patron di Lvmh, lancia un messaggio netto: il settore del lusso, malgrado le turbolenze del momento, “non tramonterà mai”. La resilienza del comparto è una convinzione di fondo, anche se Lvmh ha registrato nel primo semestre del 2025 un calo dell’utile operativo ricorrente del 15% e vendite in calo del 4 per cento. In particolare, la divisione pelletteria e moda ha visto un decremento del 9% nei ricavi nel secondo trimestre.

Ma Arnault guarda al lungo termine: la solidità del gruppo e il potenziale dei suoi brand garantiscono margine di manovra e capacità di redenzione. Il tema della Cina emerge con forza nel discorso del CEO: il mercato asiatico rimane centrale per la ripresa futura. Anche se la domanda è stata debole, e la Cina è spesso indicata come determinante nel rallentamento del settore, il potenziale resta immenso. La recente apertura del flagship di Louis Vuitton a Shanghai è vista come una prova della capacità del brand di attrarre ancora una clientela selettiva.

Del resto, Arnault seguì personalmente negli scorsi anni il mercato cinese, visitandolo di persona e mettendo a punto strategie mirate per il territorio. Allo stesso tempo, come anticipato nei giorni scorsi, Lvmh sta rafforzando la sua presenza produttiva negli Stati Uniti: Arnault ha annunciato una nuova fabbrica in Texas entro il 2027 per aggirare barriere commerciali e ridurre l’impatto dei dazi.

“Sono molto ottimista sul medio periodo – spiega Arnault – anche se nell’immediato futuro dovremo affrontare alcune turbolenze correlate alle difficoltà congiunturali dell’economia mondiale. In passato abbiamo vissuto situazioni di questo tipo più volte e anche in questo caso le turbolenze non dovrebbero durare più del solito, ossia un anno e mezzo o due. Forse, l’anno prossimo le cose andranno meglio. A questa congiuntura si sommano difficoltà geopolitiche e il calo dei flussi turistici in Europa e negli Stati Uniti. Questa flessione colpisce tutti i settori, non soltanto quello del lusso. Da periodi come quelli che si prospettano siamo sempre usciti rafforzati, perché ne approfittiamo per consolidare le nostre capacità creative, i nostri mezzi di produzione, nonostante il leggero calo dell’attività. Quando parlo al mio staff, non è il fatturato che ho in mente, bensì la qualità, l’immagine e la desiderabilità dei nostri marchi. A noi interessa perseguire sempre lo stesso obiettivo di lungo periodo: proporre ai nostri clienti prodotti sempre più desiderabili”.

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Redazione Redazione Eventi e News