ASUS pronta a produrre DRAM in casa: svolta anti-crisi entro il 2026
La crisi globale dei semiconduttori continua a farsi sentire, e uno dei settori più colpiti è quello delle memorie DRAM, sempre più difficili da reperire e con prezzi in costante aumento. A quanto ASUS starebbe valutando l’ingresso diretto nella produzione di chip di memoria a partire dal secondo trimestre del 2026.
Secondo quanto riportato da fonti industriali e rilanciato da testate specializzate internazionali, l’azienda taiwanese starebbe studiando la creazione di linee produttive proprie per la realizzazione di DRAM. L’obiettivo principale sarebbe quello di garantire una fornitura stabile ai suoi prodotti, in particolare alle linee gaming ROG e TUF, oggi fortemente dipendenti da fornitori esterni come Samsung o Micron. Una dipendenza che, nell’attuale contesto, espone i produttori di hardware a ritardi, rincari e incertezze difficili da gestire.
Il problema nasce da una domanda sempre più sbilanciata verso data center, server e acceleratori per AI, che assorbono una quota crescente della produzione globale di memoria. Il risultato è un mercato consumer sotto pressione, con moduli RAM più costosi e meno disponibili, soprattutto nelle fasce ad alte prestazioni. Le stime degli analisti indicano che questa situazione potrebbe protrarsi almeno fino al 2028, rendendo necessarie strategie di lungo periodo.
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