Aumento della retribuzione per il congedo parentale nel 2025: le istruzioni INPS

Maggio 28, 2025 - 12:00
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Aumento della retribuzione per il congedo parentale nel 2025: le istruzioni INPS

lentepubblica.it

Dal 2025, più sostegno economico per chi si prende cura dei figli: l’indennità per il congedo parentale in aumento, sale all’80% per tre mesi, con novità anche per famiglie adottive e affidatarie.


Un’importante novità in tema di conciliazione tra vita lavorativa e familiare arriva con la Legge di Bilancio 2025, che introduce un rafforzamento delle tutele economiche per i genitori lavoratori. In particolare, la misura prevede un significativo incremento dell’indennità prevista per il congedo parentale, che potrà arrivare all’80% della retribuzione mensile per un periodo massimo di tre mesi.

A chiarire i termini di applicazione è l’INPS, che con la circolare n. 95 del 26 maggio 2025 ha fornito le istruzioni operative per accedere ai nuovi benefici.

Le nuove indennità

Il potenziamento riguarda i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, che terminano il periodo di congedo di maternità o paternità dopo il 31 dicembre 2024 e usufruiscono del congedo parentale dal 1° gennaio 2025 in poi. La misura si estende anche alle situazioni di adozione o affidamento.

Nel dettaglio, ogni genitore potrà beneficiare di:

  • Tre mesi indennizzati all’80% della retribuzione, da utilizzare entro il sesto anno di vita del bambino (o entro sei anni dall’ingresso del minore in famiglia in caso di adozione o affido);

  • Sei mesi retribuiti al 30%, indipendentemente dal reddito;

  • Due mesi senza indennizzo, salvo i casi in cui il reddito del richiedente sia inferiore a 2,5 volte il trattamento minimo pensionistico.

I tre mesi all’80% non sono trasferibili all’altro genitore, ma possono essere fruiti sia in forma alternata sia contemporanea.

Requisiti per accedere

Per beneficiare dell’indennità potenziata, è necessario che:

  • il genitore sia un lavoratore dipendente;

  • il congedo di maternità o paternità si concluda dopo il 31 dicembre 2024;

  • il periodo di congedo parentale inizi dal 1° gennaio 2025.

La richiesta di congedo deve essere inoltrata esclusivamente online attraverso il portale dell’INPS, il Contact Center (numero verde 803.164) o rivolgendosi a un patronato.

Alcuni casi concreti elencati dall’INPS sull’aumento del congedo parentale per il 2025

L’INPS ha illustrato il nuovo meccanismo con esempi pratici. Eccone alcuni.

Esempio A

Una madre termina il congedo di maternità il 20 febbraio 2025. Il padre, che ha già usufruito di due mesi di congedo parentale tra novembre 2024 e gennaio 2025, beneficia dell’indennità all’80% per entrambi i mesi grazie alla progressiva entrata in vigore delle leggi di bilancio 2023, 2024 e 2025. Alla coppia resta un ulteriore mese con retribuzione all’80%, da usare entro il sesto anno del bambino.

Esempio B

Un padre fruisce di tre mesi di congedo tra ottobre e dicembre 2024. Due di questi mesi sono coperti all’80%, il terzo al 30%. Se poi chiede un ulteriore mese a gennaio 2025, questo non potrà essere indennizzato all’80%, poiché i tre mesi retribuiti al massimo sono già stati consumati. In compenso, la madre potrà accedere al mese aggiuntivo previsto dal 2025, se compatibile con i requisiti.

Esempio C

Nel caso di decesso della madre al momento del parto, il padre ha diritto al congedo di paternità alternativo. Se conclude il congedo obbligatorio dopo il 31 dicembre 2024, potrà richiedere tre mesi indennizzati all’80%, da utilizzare entro il sesto anno del figlio.

Esempio D

Un padre iscritto alla Gestione separata non ha accesso all’indennità potenziata (riservata ai lavoratori dipendenti) e percepirà solo il 30% della retribuzione. Tuttavia, se la madre inizia un lavoro dipendente durante l’anno e richiede il congedo parentale, potrà ottenere i tre mesi all’80% anche se non ha fruito in precedenza del congedo di maternità, purché al momento della domanda sia lavoratrice dipendente.

Un passo avanti per le famiglie

Le nuove disposizioni segnano un’importante evoluzione nel sistema di protezione sociale per le famiglie. Estendendo la retribuzione maggiorata per il congedo parentale, si favorisce una maggiore partecipazione dei padri alla cura dei figli e si rafforza il diritto dei bambini a essere accuditi nei primi anni di vita.

La misura non solo agevola la conciliazione tra famiglia e lavoro, ma promuove una più equa distribuzione dei carichi familiari, riconoscendo concretamente il valore del tempo dedicato alla genitorialità.

Il testo completo della Circolare

Qui il documento completo.

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