Basterà la "televisita" per i certificati di malattia

Dicembre 16, 2025 - 13:36
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Basterà la "televisita" per i certificati di malattia

lentepubblica.it

Il disegno di legge sulle semplificazioni che entrerà in vigore il 18 dicembre tocca in diversi punti la sfera sanitaria: uno di questi riguarda la possibilità di effettuare la “televisita” per i certificati di malattia.


Queste importanti modifiche al mondo delle Farmacie permetteranno a questi luoghi di divenire a tutti gli effetti un presidio sanitario territoriale, dove ci si potrà vaccinare e fare esami specialistici. In arrivo anche modifiche sul tema del certificato di malattia e sui malati cronici.

Farmacie presidi di prossimità

L’approvazione del Ddl Semplificazioni 2025 è un ulteriore segnale che conferma la farmacia come presidio sanitario di prossimità. Proprio in questo frangente Federfarma ha lanciato una collaborazione strutturale con i medici di base, attraverso la sua Associazione, la Fimmg.

Obiettivo comune quello di potenziare l’assistenza sanitaria favorendo la sinergia tra tutti i professionisti della salute che operano sul territorio, a partire dai medici di medicina generale. In questo senso ha sottolineato l’importanza di una collaborazione strutturata tra medici e farmacie per semplificare la vita dei pazienti cronici.Test, vaccinazioni, fino alla telemedicina il provvedimento normativo interviene ampliando in modo significativo le prestazioni erogabili dalle farmacie.

Viene inoltre semplificato in questo modo l’accesso a servizi di monitoraggio e prevenzione per milioni di cittadini, con un impatto positivo e un alleggerimento anche sul Ssn.

Certificati telematici e telemedicina

Novità sul fronte dei certificati di malattia. Allo stato attuale il paziente malato deve essere obbligatoriamente presenza nello studio medico oppure il medico deve recarsi a domicilio dal paziente. Con le norme contente dal DDl licenziato di recente, il medico di famiglia, diversamente da quanto avviene oggi, potrà rilasciare il certificato di malattia per giustificare l’assenza al lavoro anche a distanza, tramite una televisita. L’articolo di riferimento è il 58 del ddl semplificazioni.

Questa norma va di fatto a equiparare la certificazione effettuata da remoto, attraverso la telemedicina, a quella ottenuta in presenza.La norma però non sarà immediatamente esecutiva. Ciò è dovuto al fatto che testualmente, “la legge rinvia l’esecuzione a un successivo Accordo che sarà assunto in Conferenza Stato-Regioni, senza indicare nessuna precisa scadenza: in questa sede, su proposta del ministro della Salute, saranno definiti i casi e le modalità del ricorso alla telecertificazione”.

I tempi (lunghi) dell’entrata in vigore

Alcune precisazioni in merito sono giunte alla stampa dalla Fimm, Federazione Italiana Medici di Famiglia.   Rispetto ai tempi di effettiva entrata in vigore comunque si procederà con le regole attuali. Fino a quel momento dovrà continuare ad accertare di persona le condizioni del paziente.

Resta ferma la tutela contro i certificati falsi, con pene severe per i lavoratori e i medici che li rilasciano, sia in presenza che in modalità telematica L’entrata in vigore del provvedimento contiene  delle misure tese a rinforzare la lotta e il controllo delle false certificazioni.

Alcuni dati

Per comporre delle stime credibili su quanti ricorreranno ai certificati medici, potrebbe essere utile confrontare l’osservatorio statistico dell’INSP, l’Osservatorio statistico sul “Polo unico di tutela della malattia” dell’Inps.

I numeri mostrano come nel primo trimestre 2025 siano state effettuate oltre 220 mila visite fiscali, in leggera diminuzione (-3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; tale andamento negativo si riscontra anche nel settore privato con una variazione pari a -11,4% mentre il pubblico presenta una crescita del 7,9%. In termini relativi il numero delle visite mediche per mille certificati pervenuti è in diminuzione in entrambi i settori passando da 20 a 15 nel privato e da 46 a 44 nel pubblico.

La ricetta sarà valida 12 mesi

L’altra novità del ddl semplificazioni è contenuta nell’articolo 62. e riguarda il lavoro quotidiano di molti medici di famiglia. I medici di medicina generale potranno prescrivere i farmaci per patologie croniche fino a dodici mesi, riducendo la necessità di ripetere continuamente le ricette. Si attende un decreto del Ministero della Salute per rendere operativa la misura.

Il medico indicherà nella ricetta ‘bianca’ o ‘rossa’ il numero di confezioni dispensabili nell’arco temporale massimo di dodici mesi. Il medico potrà sospendere in qualsiasi momento, la ripetibilità della prescrizione o potrà modificare la terapia, qualora lo richiedano ragioni di monitoraggio sul paziente, la conoscenza e stratificazione dei comportamenti di aderenza alle terapie già a disposizione in un’ottica di appropriatezza prescrittiva finalizzata agli esiti di salute del paziente.

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