Benetton Group prepara la fase di rilancio. Allo studio una branch su e-commerce

Dopo aver concluso le operazioni di ristrutturazione che hanno portato, tra le altre cose, alla chiusura dei negozi non profittevoli e alla riduzione dei costi, il Gruppo Benetton sta per avviare la fase di rilancio. In quest’ottica, il gruppo veneto ha tenuto ieri un incontro con le rappresentanze sindacali nel corso del quale è emerso come i nodi principali siano l’accelerazione dei tempi di produzione delle collezioni, che devono passare da 12 a 6 mesi; la crescita dell’e-commerce; la valorizzazione dei punti vendita anche attraverso una gestione più efficiente; il completamento del passaggio dal modello wholesale a quello misto wholesale/retail ed infine la valorizzazione degli asset aziendali, quali per esempio il comparto logistico.
“Per raggiungere questi obbiettivi – spiega la multinazionale di Ponzano Veneto (Tv) in una nota – si procederà con una innovazione della governance aziendale e con la realizzazione di partnership dedicate che possano consentire maggiore efficacia e maggiore velocità rispetto al percorso ‘stand alone’ fin qui mantenuto dall’azienda”. In questo senso, a partire dal mese di settembre, verranno create nuove branch aziendali (anche in termini di entità giuridica), ciascuna delle quali sarà focalizzata su specifiche attività di business. Tra le branch che più probabilmente verranno costituite entro settembre, spiegano le agenzie, sembra avranno la priorità quelle relative alla logistica e quelle relative all’e-commerce. Proprio a proposito di e-commerce, il peso attuale sul totale dei ricavi è del 13%, ma l’obiettivo nel medio periodo del piano di rilancio è quello di raggiungere il 25 per cento.
“Questa trasformazione verrà condotta mediante un confronto costante con i lavoratori e le rappresentanze sindacali”, specifica la nota del gruppo. Non è prevista alcuna riduzione di organico. L’azienda, inoltre, in coerenza con il piano di rilancio avviato, ha dato disponibilità alla richiesta delle organizzazioni sindacali di aprire un confronto sul rinnovo del contratto integrativo aziendale, scaduto a dicembre 2023 e che prenderà avvio dopo la pausa estiva.
Il gruppo trevigiano prepara dunque il terreno per rimettersi in gioco, forte anche dei numeri con cui ha chiuso il 2024. Le perdite sono scese a poco meno di 100 milioni di euro, con un miglioramento del 57,5% anno su anno (nel 2023 erano pari a 235 milioni di euro). La posizione finanziaria netta è migliorata di circa 50 milioni, riducendosi dai 460 milioni di euro del 2023 ai 411 milioni di euro nel 2024. In sostanziale tenuta, poi, i ricavi: nonostante la razionalizzazione dei punti vendita meno performanti e la fase di rilancio dell’azienda, il gruppo ha chiuso l’anno con un fatturato pari a 916,9 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 1,098 miliardi euro dell’esercizio precedente.
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