Cannes 2025: Red Carpet con Divieto di Nudità e Nuove Regole

Scopri le nuove linee guida del Festival di Cannes 2025: divieto di nudità sul red carpet, dress code aggiornato, motivazioni ufficiali e reazioni dal mondo della moda.

Maggio 14, 2025 - 09:47
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Cannes 2025: Red Carpet con Divieto di Nudità e Nuove Regole


Con la 78ª edizione in corso, il Festival di Cannes si conferma non solo tempio del cinema, ma anche laboratorio di regole e rituali sociali. Tra le novità più discusse di quest’anno c’è il divieto assoluto di nudità sul red carpet: una scelta che ha scatenato dibattiti accesi tra sostenitori della decenza “all’occidentale” e difensori della libertà di espressione corporea.

Origini del dress code cannoise
Fin dalla prima edizione nel 1946, Cannes ha codificato un’eleganza formale: smoking per gli uomini, abiti da sera per le donne, linee pulite e silhouette definite. Negli anni ’70 e ’80, la libertà di stile lasciò spazio a sperimentazioni più audaci, fino a divenire terreno fertile per provocazioni glamour. Tuttavia, la tradizione di un decoro “da red carpet” è sempre rimasta salda, bilanciando creatività e rispetto per l’immagine del festival.

Il divieto di nudità: clausole e sanzioni
Per l’edizione 2025, il comitato organizzatore ha introdotto una regola chiara: non sono tollerati abiti che lascino scoperte parti intime o che si avvicinino alla nudità integrale. Le linee guida recitano testualmente:

  • “Nessuna esposizione di glutei, mammelle o genitali, né parziale né integrale.”
  • “Tessuti trasparenti ammessi solo se supportati da sottostrutture che garantiscano la piena copertura.”
    Gli ospiti in violazione rischiano il ritiro del pass e l’esclusione da futuri red carpet.

Motivazioni ufficiali e obiettivi
Dietro la norma c’è la volontà di uniformare l’immagine di Cannes a un’eleganza sobria e rispettosa, coerente con la vocazione artistica del festival. Il direttore artistico ha spiegato che il tappeto rosso non deve trasformarsi in una passerella di eccessi, ma in un palcoscenico che valorizzi il glamour senza sconfinare nella provocazione gratuita. Inoltre, si punta a evitare l’oggettificazione del corpo, privilegiando l’armonia degli outfit piuttosto che effetti “shock” per ottenere visibilità mediatica.

Reazioni dal mondo della moda e dello spettacolo
Le nuove disposizioni hanno diviso stilisti e talent:

  • Alcuni couturier hanno accolto con entusiasmo il chiarimento, lodando la possibilità di concentrarsi su tagli, tessuti e dettagli tecnici piuttosto che su scollature estreme.
  • Altri, invece, parlano di censura stilistica, lamentando che il divieto rischi di sopprimere una forma d’arte legata alla libertà del corpo.
    Diverse celebrity hanno commentato su social e interviste, oscillando tra ironia — con meme su look “pixelati” — e proteste formali, invocando spazi di espressione più ampi in nome dell’inclusività.

Impatto sul glamour e sulle strategie di brand
Per le maison di moda e i marchi di gioielleria, il red carpet è vetrina strategica: ora si tratta di reinventare l’effetto wow. L’equazione è cambiata: non più pelle nuda, ma giochi di drappeggi, tagli strutturati, inserti luminosi e materiali tecnologici. Il risultato è un glamour “intellettuale”, dove l’abito diventa quasi scultura indossabile, in grado di sorprendere senza mai svelarsi integralmente.

Prospettive future
Se il successo di questa edizione consacrerà la norma, Cannes potrebbe segnare la strada per altri festival e red carpet internazionali. L’evoluzione del dress code riflette un ripensamento culturale: il corpo resta al centro dell’attenzione, ma la nudità perde il ruolo di strumento provocatorio, spostando l’accento sulla creatività sartoriale e sulla personalità di chi indossa l’abito.


Il divieto di nudità sul red carpet di Cannes 2025 non è solo una regola estetica, ma un manifesto di equilibrio tra decoro e innovazione. In un mondo in cui l’esposizione mediatica può trasformare un abito in evento virale, il festival rilancia un messaggio chiaro: la vera eleganza è quella che sa stupire senza sconfinare nell’eccesso. A forse, in fondo, è proprio in quel confine sottile che si misura il genio della moda.

 

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Redazione Redazione Eventi e News