Casanova e Piero Chiara, due biografie parallele. Il 31 dicembre a Luino una sfida dialettica

Dal 2 aprile 2025 è stato un susseguirsi di eventi dedicati al trecentesimo anniversario della nascita di Giacomo Casanova, alcuni dei quali hanno visto protagonista l’opera di Piero Chiara, e di Chiara casanovista si è parlato in convegni e conferenze, sia in Italia sia all’estero.
Su questo tema disquisiranno i “Chiarissimi Pierini”, mercoledì 31 dicembre 2025, davanti all’ultima dimora di Piero Chiara: l’appuntamento, aperto a chiunque desideri partecipare, è fissato alle ore 11.00, all’ingresso del cimitero di Luino, in via S. Pietro 59.
Con la pubblicazione “Giacomo Casanova, Obbedisco all’amore. Poesie scelte da Piero Chiara”, De Piante Editrice, ha preso forma, grazie all’impegno di Francesca Boldrini e Stefano Feroci, un progetto editoriale che Chiara aveva avviato a metà degli anni Sessanta, senza però poi darne seguito. «Questo lavoro ‒ scrive nella prefazione il prof. Antonio Trampus ‒ restituisce due percorsi o destini singolarmente incrociati: la vita letteraria di Chiara si è intersecata continuamente con la figura di Casanova, del quale è divenuto uno dei massimi cantori nel Novecento italiano, e Casanova certamente avrebbe goduto di vedersi riconosciuto come poeta».
Chiara divenne casanovista «per amore della ricerca e per simpatia verso quell’altezzoso e qualche volta difficile personaggio che fu il Casanova, un uomo che riesce ancora a farsi nominare come vivo in ogni parte del mondo». Chiara riconosceva a Casanova il fatto di essere certamente «uno storico, un narratore, un letterato attento alle vicende umane e capace di rappresentarle criticamente in più di un genere letterario», un letterato che «vede sempre l’uomo nella storia del proprio tempo, proiettato nell’avvenire e con tutta la coscienza del passato». Ne aveva ammirazione «per la vividezza della mente, lo spirito e l’erudizione». Si sentiva affine al Casanova per ciò che atteneva «al desiderio di conoscenza e allo spirito di avventura».
Un’affinità letteraria quindi tra Chiara e Casanova, ma non è da escludere sia stata anche un’affinità di come concepire e vivere vita: insofferenza alle regole, sfida al destino e agli uomini, fiducia nella buona sorte, intraprendenza oratoria.
A Chiara si deve il merito, con la curatela negli anni 1964-1965 dell’edizione italiana in sette volumi della Storia della mia vita di Casanova, con la pubblicazione di numerose altre opere di Casanova e con le innumerevoli conferenze da lui tenute in tante nazioni dei vari continenti, di aver portato a conoscenza di un pubblico sempre più vasto la figura dell’avventuriero veneziano, ma, soprattutto, come gli riconobbe Giovanni Pannunzio, di aver fatto «giustizia dei tanti luoghi comuni e pregiudizi che gravano sulla figura del celebre avventuriero veneziano, sottraendolo a quel “inferno dell’erotismo” nel quale è stato a lungo relegato e collocandolo nella giusta prospettiva storica e letteraria».
L’incontro si concluderà con il consueto momento conviviale, al Ristorante ‘Al Branca’, in piazza Marconi 16, Luino. Chi desidera partecipare può trovarsi mercoledì 31 dicembre, alle ore 11:00, all’ingresso del cimitero di Luino, accanto alla Chiesa di San Pietro in Campagna. Se si desidera partecipare anche al pranzo prenotare il ristorante telefonando al n. 0332.1699578.
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