Chanel continua lo shopping di filiera: si compra il 20% di Nuova Impala

Chanel conferma la sua strategia volta a presidiare la propria catena di fornitura con l’acquisizione o con l’ingresso come socio di minoranza nelle aziende della filiera, soprattutto italiane. L’ultima in ordine di tempo è la conceria toscana Nuova Impala. Fondata nel 1958 a Santa Croce sull’Arno, la conceria ha chiuso il 2024 con 22,2 milioni di euro di fatturato, in crescita rispetto ai 21,9 milioni di euro del 2023. Chanel ha acquisito il 20% dell’azienda per un importo che non è stato reso noto.
Nuova Impala produce pelli di vitello destinati ai settori calzature e pelletteria e lavora per i grandi marchi, tra cui proprio Chanel. La maison, come ha dichiarato da Bruno Pavlovsky, presidente della divisione moda di Chanel in una recente intervista a MFF, collabora con circa 2mila realtà tra manifatture e fornitori e la maggior parte di queste sono in Francia o Italia e l’intenzione del gruppo è quella di rafforzare le partnership con le realtà manifatturiere con cui il marchio collabora per “essere sicuro che questi gioielli continuino a esistere”.
Chanel ha partecipazioni in numerose aziende italiane. Oltre alle recenti operazioni Grey Mer e di Leo France, Gaiera e Samanta, la maison, come ricorda Il Sole 24 Ore, è da tempo anche nel capitale di Roveda, Nillab-calzaturificio Ballin, da Vimar 1991 (filati), Cariaggi (sempre filati), dalla maglieria Paima alle concerie Samanta di San Miniato (Pisa) e Gaiera Giovanni di Milano, dalle pelletterie Renato Corti e Mabi fino alla padovana Fashion Art (denim). Recente l’ingresso in Mantero Seta con il 35 per cento.
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