Cina, così la fede diventa presenza nella vita pubblica

La fede fiorisce in Cina. La comunità cattolica di Maoming ha vissuto insieme un “indimenticabile momento di grazia e di letizia” in occasione della solenne celebrazione per la riapertura della chiesa parrocchiale, chiusa da tempo per importanti lavori di restauro“, riferisce l’agenzia missionaria vaticana Fides. La chiesa ora è intitolata a Gesù misericordioso, mentre in origine era intitolata a San Luigi Gonzaga. Paolo Su Yongda, Vescovo della diocesi di Beihai/Zhanjiang, nella provincia di Guangdong dove si trova la città di Maoming ha preseduto la consacrazione e l’eucaristia della chiesa restaurata, che era stata fondata nel 1921. Negli ultimi decenni, la diocesi ha visto le riaperture di tante chiese, eventi che hanno scandito il cammino di fede delle diverse comunità ecclesiali: semina dell’annuncio, germogliare della vita comunitaria, cura pastorale per accompagnare la testimonianza missionaria e la rinascita della Chiesa locale. Spiega il vescovo Paolo Su: “La chiesa è un segno della presenza amorevole di Dio, un luogo sacro dove i battezzati possono praticare la propria vita di fede. Qui troviamo conforto e rifugio spirituale, e forza e coraggio, nutrendo e anime e attingendo alle fonti della salvezza donata dal Signore”.
Mep in Cina
In precedenza era stata consacrata e riaperta la parrocchia dedicata alla Santa Trinità, fondata nel 1902. Prima ancora era stato avviato il programma di restauro e conservazione della cattedrale di Zhanjiang, dedicata a San Vittore. Nel 1900, quando i missionari delle Misisons Etrangeres de Paris (MEP) avevano costruito quella chiesa, essa rappresentava il primo luogo di culto cattolico in stile neo-gotico di tutta l’area, ed era la più grande chiesa in stile gotico della Cina meridionale. Nel corso della storia, quella chiesa era stata distrutta. Restaurata e riaperta nel 19 dicembre 1984. Per il suo valore architettonico e storico la chiesa è stata riconosciuta come sito di protezione municipale dagli organismi che tutelano i beni culturali di Zhanjiang nel 1991. Oggi, la cattedrale viene visitata anche da molti gruppi di turisti, e è perfino diventata un sito utilizzato come sfondo per le performances di tanti “influencer”, che con i loro video hanno contribuito allo sviluppo del turismo locale. La diocesi di Beihai/Zhanjiang è legata storicamente all’opera dei missionari francesi di MEP. Oggi conta circa 50 mila battezzati cattolici, circa dieci sacerdoti e una dozzina di suore della Congregazione dell’Immacolata Concezione. La comunità possiede 15 siti religiosi, tra cui parrocchie, cappelle e sale di preghiera.
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