Comunità educanti, la Quattro giorni inizia con il Giubileo

Lug 22, 2025 - 02:30
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Comunità educanti, la Quattro giorni inizia con il Giubileo

Il tradizionale appuntamento della Quattro giorni Comunità educanti del prossimo anno pastorale inizia con una convocazione autorevole: l’Arcivescovo invita a vivere il Giubileo dei catechisti e degli accompagnatori nella fede. Ne parliamo con don Matteo Dal Santo, responsabile del Servizio diocesano per la Catechesi.

Il Giubileo dei catechisti è un evento speciale: di che cosa si tratta?
Si svolgerà sabato 13 settembre alle 10, nel Duomo di Milano, appunto con il nostro Arcivescovo (qui le info). È una convocazione ampia: sono invitati i catechisti battesimali, d’iniziazione cristiana dei ragazzi e dei cresimandi adulti; gli accompagnatori dei catecumeni e gli animatori dei gruppi di ascolto della Parola di Dio. L’intento è fare memoria del proprio battesimo e chiedere il dono della conversione della vita. L’Arcivescovo affiderà il mandato di annunciare la gioia del Vangelo e della vita cristiana. Le iscrizioni per il Giubileo sono gratuite e sono già aperte (vedi qui). Abbiamo già più di 500 iscritti, ma siamo solo all’inizio.

Qual è il tema che verrà sviluppato?
Il titolo è «Battezzati, discepoli missionari». Vogliamo andare al cuore di ogni vocazione, cioè al battesimo, che è fonte di vita nuova. La proposta del nostro Arcivescovo ci invita a riscoprire questo dono che rende tutti discepoli missionari, invitandoci ad assumere ciascuno la propria responsabilità per la missione. Il mandato sarà quindi un incoraggiamento a essere Chiesa missionaria.

La Quattro giorni delle Comunità educanti proseguirà poi dal 16 settembre. Di che cosa si parlerà?
Il titolo di questa edizione è «Perché la nostra gioia sia piena». La gioia è contagiosa, nel senso che si può trasmettere, ma anche che si rafforza mentre comunichiamo ad altri la buona notizia che ci rallegra. Ci concentriamo in particolare sulla dimensione corporea e sensibile della trasmissione della fede.

Don Matteo Dal Santo

Una scelta insolita, non trova?
In realtà c’è molto bisogno di riflettere sul rapporto tra catechesi e sensi. Si annuncia e si comprende con più efficacia ciò che si è “toccato con mano”, ciò di cui si è fatto esperienza. La domanda è: come la catechesi può coinvolgere i sensi per accedere al mistero di Dio e anche al mistero della persona? Abbiamo bisogno di un annuncio più incarnato che possa diventare “multisensoriale” per far risuonare la Parola di Dio nella vita delle persone.

Le Olimpiadi invernali che si svolgeranno a Milano metteranno al centro la dimensione del corpo. Nasce anche da qui la vostra proposta?
Sì, ci siamo lasciati interrogare anche da questo. Nell’incontro del 18 settembre vogliamo approfondire l’esperienza sportiva, che è centrale nella vita dei ragazzi. Per questo può entrare in dialogo con la catechesi, creando sinergie nuove all’interno delle comunità cristiane, per esempio con le società sportive. La metafora sportiva che anima la Scrittura e i valori olimpici sono fonti d’ispirazione e offrono contenuti e linguaggi che possono entrare anche nella catechesi.

E infine l’ultimo appuntamento. Di che cosa si tratta?
Il 23 settembre rifletteremo sui linguaggi espressivi in cui si coinvolge il corpo e, quindi, la totalità della persona. In particolare, osserveremo il metodo del teatro come strumento educativo. Dentro questo ambito ci si concentra sulla forma della drammatizzazione teatrale per rivivere e “toccare” il testo biblico. Gli incontri saranno, come negli anni passati, in presenza oppure online. Le informazioni si possono trovare a questa pagina. Sono già aperte le iscrizioni, invitiamo tutti a partecipare.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia