Elsa Giordano difende Giorgia con classe

Elsa Giordano difende Giorgia con classe
Una risposta elegante alle critiche di Donatella Rettore
Guai a sfiorare anche solo con un soffio di vento la voce di Giorgia. A ricordarlo, con un’eleganza che non ha bisogno di alzare il tono, è Elsa Giordano, madre della celebre cantautrice romana.
In un’Italia spesso sopraffatta dal rumore delle opinioni troppo facili, dove la polemica viene scambiata per brillantezza e l’imitazione per omaggio, la signora Giordano sceglie un altro registro: quello del garbo, della fierezza composta, del sentimento autentico. Nel giorno del compleanno di Donatella Rettore, che pochi giorni prima aveva dichiarato che Giorgia fosse “sopravvalutata” e che “non avesse portato nulla di nuovo, essendo l’imitazione di Whitney Houston”, la madre dell’artista non si lascia trascinare nel gioco del botta e risposta.
Pubblica una foto con la figlia e, con la leggerezza di chi sa bene quanto valore abbia il silenzio pesato parola per parola, scrive: “A me non sembra che Giorgia sia la copia di Whitney Houston, però comunque… si parla della Houston. E ho detto tutto. Auguri Donatella”.
Stile che si tramanda
Un messaggio che sa essere insieme sottile e affilato, in cui l’ironia si intreccia a un rispetto che non vacilla nemmeno sotto l’ombra della critica. Non serve aggiungere altro.
È lo stile a fare la differenza, ed Elsa Giordano lo dimostra con la stessa misura con cui la figlia, da quasi tre decenni, attraversa la musica italiana.
Quella voce inconfondibile, capace di toccare corde profonde senza mai diventare manierata, non ha mai avuto bisogno di essere gridata per imporsi. Giorgia ha costruito la sua carriera con pazienza, rigore, libertà creativa. Ha ascoltato molto, ha scelto con cura, ha avuto il coraggio di cambiare pelle, suono, direzione.
E oggi, nel pieno di una rinnovata stagione di grazia artistica, raccoglie il frutto di un’identità che ha saputo evolvere senza mai tradirsi.
Una stagione di successi e conferme
Dopo la riuscitissima partecipazione a Sanremo con “La cura per me”, intimo manifesto di rinascita personale e artistica, e il ruolo brillante da conduttrice a X Factor, l’estate l’ha trovata protagonista di un tour che attraversa l’Italia con teatri di pietra, arene e serate cariche di emozione. Il suo nuovo singolo, “Unica”, è già tra i più trasmessi in radio e racconta con leggerezza la maturità di un’artista che non ha bisogno di stupire per essere vera.
E mentre già si parla dei concerti nei palazzetti previsti per il 2025 e 2026, la risposta più potente a qualsiasi critica resta il pubblico, che continua a seguirla con devozione discreta e crescente.
Giorgia non replica, non rilancia. Non ne ha bisogno. Chi conosce il suono della sua voce sa che dentro c’è tutto: i silenzi, la tecnica, le influenze, il cuore. Ma quando a prendere la parola è sua madre, lo fa come solo una madre sa fare: con dolcezza e fermezza, senza scomporsi, come se bastasse uno sguardo a rimettere ogni cosa al suo posto.
E forse, alla fine, è proprio così. A chi sceglie il clamore, qualcun altro risponde con l’eleganza. E quando quell’eleganza ha la forma di un augurio, il messaggio diventa ancora più forte.
Perché c’è più classe in una virgola ben piazzata che in mille frasi gridate. E più stile in un silenzio colmo di senso che in un fiume di parole che evaporano in fretta.
A cura di Katya Malagnini
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