Fashion recap: gli eventi che hanno segnato la moda nel 2025
Un anno di addii, un anno di nuovi inizi. Il 2025 della moda si racconta attraverso i momenti che più l’anno segnato, tra rotture e cambi di direzione. È stato un anno in cui certezze storiche si sono incrinate, figure simbolo sono uscite di scena e nuovi equilibri hanno preso forma sotto gli occhi di tutti.
C’è chi ha parlato di reset della moda e chi di un cambio generazionale, ciò che è certo è che quello che si sta concludendo è stato un anno decisamente movimentato. Ecco i momenti che l’hanno segnato, fino a farlo diventare memorabile..
L’anno in cui la moda ha perso l’equilibrio
Il 2025 si è aperto con la sensazione che alcune certezze stessero arrivando al capolinea. E così è stato. La scomparsa di Giorgio Armani ha segnato il momento più basso dell’anno: non solo l’addio a uno degli stilisti più influenti del Novecento, ma anche la chiusura simbolica dell’epoca dei grandi fondatori, capaci di identificare un brand con una visione unica e riconoscibile.

Giorgio Armani, morto il 4 settembre 2025.
Nel corso dell’anno, questa sensazione di fine ciclo si è riflessa anche nel numero eccezionale di cambi di direzione creativa. Sedici debutti e un’ultima uscita di scena (quella di Dario Vitale solo dopo una sfilata) hanno interessato alcune delle maison più importanti, rendendo il 2025 uno degli anni più movimentati degli ultimi decenni. Un turnover che ha messo in discussione l’idea stessa di continuità e ha aperto una fase di sperimentazione, da Chanel a Dior passando per Balenciaga, Valentino e tanti altri. A cambiare non è stato solo chi disegna la moda, ma anche il modo in cui viene raccontata. Vogue ha annunciato l‘uscita di Anna Wintour e l’ingresso di Chloe Malle alla guida dei contenuti editoriali dell’edizione americana, mentre Sex and the City ha mandato in onda la sua ultima puntata del sequel And Just Like That…, chiudendo definitivamente uno degli immaginari fashion più influenti degli ultimi decenni.

La mappa concettuale del gioco delle sedie dei direttori creativi nel 2025.
Il potere nella moda nel 2025
Il 2025 è stato anche l’anno in cui il potere nella moda ha cambiato indirizzo. A far rumore è stata soprattutto l’operazione che ha visto Prada acquisire Versace, segnando la fine dell’era familiare del brand della Medusa. Con l’uscita di scena di Donatella Versace, la direzione creativa è passata a Dario Vitale, rimasto però in carica solo una sfilata prima di essere allontanato. Fuori dalle passerelle, il lusso ha trovato nuove vetrine.

Mucia Prada e Donatella Versace nel 2008. (Photo by Michel Dufour/WireImage)
Il matrimonio tra Jeff Bezos e Lauren Sánchez è diventato uno degli eventi più commentati dell’anno, trasformando un’unione privata in un racconto globale di status e visibilità. Nel frattempo, lo sport ha continuato a influenzare l’immaginario fashion. Il tennis si è imposto come linguaggio chiave del 2025, tra il ritorno in campo di Venus Williams e l’ascesa di Jannik Sinner, sempre più presente nelle strategie delle maison. E se da un lato la moda ha scelto di esporsi con messaggi politici come Protect the Dolls, dall’altro ha acceso discussioni con casi come la campagna di American Eagle con Sydney Sweeney, diventata uno degli scandali più dibattuti dell’anno.

Jannik Sinner e Anna Wintour alla sfilata di Gucci Fall/Winter 2025/2026. (Photo by Jacopo M. Raule/Getty Images for Gucci)
I 20 momenti che più ricorderemo
Se il 2025 ha cambiato equilibri e protagonisti, lo ha fatto anche attraverso le immagini. Tra i simboli più riconoscibili dell’anno ci sono i Labubu: da semplice charm a oggetto feticcio, onnipresente su borse e zaini, tra street style e social. Un accessorio piccolo, ma capace di raccontare il ritorno di un’estetica più giocosa e personalizzabile. Sul fronte opposto, il maternity style ha vissuto una nuova stagione, guidata ancora una volta da Rihanna, che con la sua terza gravidanza ha continuato a spostare il racconto della maternità sul red carpet, rendendolo centrale e visibile.

I Labubu sulle borsette di stagione. (Photo by Raimonda Kulikauskiene/Getty Images)
Anche l’immagine maschile ha dato segnali chiari. Il nuovo stile di Timothée Chalamet ha segnato una fase più controllata e adulta, mentre i jeans flared indossati da Kendrick Lamar hanno riportato al centro una silhouette che sembrava archiviata, riaprendo il discorso sulla moda uomo e sulle sue possibilità.
A completare il quadro, l’arrivo della sneakerina – ibrido tra ballerina e sneaker – ha fotografato perfettamente lo spirito dell’anno: pratico, fluido, difficile da incasellare. Questi e tanti altri eventi, presenti nella nostra gallery qui sotto, hanno reso il 2025 un anno frenetico della moda. A tratti anche eccessivamente. Un buon proposito per il 2026? Ritrovare quel sano equilibrio che concede spazio alla creatività e rimette al centro la qualità.
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