Forza Italia, Tajani: “Bene se Marina e Pier Silvio Berlusconi scendono in campo”
Un’eventuale discesa in campo di Marina e Pier Silvio Berlusconi? “Hanno sempre detto di no. Se poi lo vogliono fare, perché no? Fino adesso hanno detto di no. La stoffa? Non vanno sottovalutati. Se scendono in campo, bene”. E’ il pensiero di Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, nella nuova puntata di Pulp Podcast, il format condotto da Fedez e Mr. Marra.
“Che a loro piaccia la politica è anche giusto, meno male. Se la gente non va a votare come in tutte le grandi democrazie, più gente partecipa e meglio è. Se poi sono persone qualificate, di esperienza, di capacità e sono pure figli di Berlusconi, meglio. Se ci sono degli imprenditori e nella fattispecie Marina e Pier Silvio Berlusconi e i loro fratelli che si interessano alla politica, ben vengano. È una decisione loro. Se partecipano, sono ben contento”, aggiunge Tajani.
Tajani: “Parlo sempre con famiglia Cav, nessuna imposizione”
“Se parliamo dell’aspetto finanziario, sono tantissimi gli imprenditori che ci sostengono. Ma ci sosteniamo anche grazie ai nostri iscritti. Noi abbiamo avuto 150mila iscritti nell’ultimo tesseramento, danno 10 euro ciascuno”, sottolinea Tajani. “Noi ci parliamo sempre, i suggerimenti li ascolto, li accetto, ne parliamo. Sono delle persone che hanno a cuore Forza Italia, perché è la creatura del padre. Se hanno delle idee e delle proposte, perché non ascoltarli e confrontarsi? Sono due grandi imprenditori. Chiedere un consiglio non è mica sbagliato. Non è che ci impongono, devi fare questo o quello, sono tutte ricostruzioni giornalistiche. La verità è che poi condividiamo un percorso, un progetto. Senza infingimenti, ci parliamo, ci sentiamo. Sono stato a pranzo da Marina Berlusconi lunedì scorso, abbiamo parlato di tante cose, della situazione internazionale”, aggiunge il segretario azzurro.
Forza Italia, Tajani: “Non sono Berlusconi numero 2, ottimo rapporto con sua famiglia”
“Il problema oggi è quello di difendere le idee liberali di Berlusconi. Adesso che non c’è più Berlusconi, non possiamo pensare di sostituirlo con la sua fotocopia. Io sono il segretario del partito, non sono Berlusconi numero due. Sono una persona che ha aggregato un mondo che sembrava destinato a scomparire. Quando è morto Berlusconi, invece di andare tutti a casa la proposta è stata ‘rimbocchiamoci le maniche, torniamo nelle nostre sezioni e facciamo politica’. I risultati sono stati più che positivi, perché siamo cresciuti in ogni elezione. E cresciamo con passo d’alpino, non in maniera esplosiva ma stabile. Non scendiamo mai e continuiamo a crescere sempre”, dice ancora Tajani.
“Berlusconi è la nostra storia, noi difendiamo le sue idee. Berlusconi è stato il migliore portabandiera di certi valori. Con la famiglia Berlusconi abbiamo un ottimo rapporto. Una volta Marina – racconta – ha detto: ‘FI è stata la migliore creazione di mio padre’. Più gente ci sostiene, meglio è. Se la famiglia ci sostiene, vuol dire che noi continuiamo a difendere anche un messaggio politico. Non è una questione personalistica. Questo è un partito dove si fanno i congressi, dove si elegge la classe dirigente e il segretario. Oggi ci sto, domani non ci sarò più, sono le idee e i valori quelli che contano”
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