Gli europei tenteranno di “sussurrare” l’importanza strategica dell’Ucraina a Trump, prima che veda Putin

Bruxelles – Se dal vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin uscisse una svolta verso la pace in Ucraina sarebbe una enorme sorpresa per tutti. Anzi, diciamo pure che probabilmente nessuno si aspetta nulla di serio in questo senso.
Probabilmente Putin avanzerà richieste inaccettabili per Kiev, che saranno dunque respinte. D’altra parte in questa fase, e da quando Trump siede alla Casa Bianca, le cose per la guerra di Mosca vanno piuttosto bene, nei limiti possibili per un esercito che ha dimostrato di avere enormi limiti militari e probabilmente nessuna motivazione tra le truppe. Lentamente, anche se in maniera costante, l’esercito di Putin progredisce nell’occupazione del Donetsk, e può pensare all’assedio di Kramatorsk, sede della Nkmz, una delle più grandi industrie ucraine.
Trump dunque sembra voler arrivare a una pace, qualche che sia (e per lui va bene davvero tutto ciò che fa contenta Mosca) anche perché le sue promesse elettorali di far cessare la guerra in 24 ore cominciano a pesargli.
Gli europei sono preoccupati del tentativo dei due leader di arrivare a qualche accordo escludendo Kiev, cosa inaccettabile politicamente ed anche strategicamente, poiché l’Ucraina sta dimostrando di essere un baluardo militare imprescindibile per la sicurezza dell’Unione europea. Dunque si preme perché si arrivi ad una pace che sia concordata con Kiev e che non indebolisca le capacità di difesa dell’Ucraina in futuro.
La questione è dunque vitale per tutti gli attori coinvolti e l’Unione sta da mesi facendo la sua parte anche tentando di offrire a Trump una diversa interpretazione della situazione rispetto a quella che gli forniscono i suoi consiglieri, che spesso sono improvvisati esperti di politica internazionale e di difesa, e quella che gli instilla Putin, grande esperto, invece, di politica internazionale e di politica della forza.
Dunque i leader europei sono riusciti ad avere una riunione virtuale con Trump domani, il 13 agosto, prima che lui incontri il dittatore russo in Alaska. Ecco il fitto programma della giornata.
Sono previste tre videoconferenze consecutive. La prima, alle 14.00, riunirà i leader di Germania, Francia, Regno Unito, Polonia, Italia e Finlandia, insieme ai capi della Commissione europea e del Consiglio europeo, al segretario generale della Nato e al presidente Zelenzky.
Alle 15.00, si terrà un dibattito con Trump, il suo vicepresidente JD Vance, i leader dell’Ue e Zelenskyy.
Poi il gruppo noto come “Coalizione dei volenterosi” (Germania, Regno Unito e Francia) si riunirà per una conferenza telefonica alle 16.30.
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