Hadid-110, il nuovo drone jet iraniano che punta a eludere le difese aeree

Redazione

Dicembre 12, 2025 - 14:44

L’Iran ha aggiornato il proprio arsenale di droni presentando l’Hadid-110, un velivolo a reazione progettato per colpire obiettivi fissi con pochissimo preavviso. La sua comparsa nelle esercitazioni dell’IRGC, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, suggerisce che Teheran intenda integrarlo rapidamente nelle proprie capacità operative, confermando l’importanza che le tecnologie senza pilota rivestono ormai nella difesa del Paese.

Presentato nei mesi scorsi durante un incontro tra la guida suprema e i vertici della difesa, il sistema è diventato oggetto di grande attenzione per una caratteristica chiave: la velocità. Con una punta dichiarata di circa 510 chilometri orari, l’Hadid-110 — conosciuto anche come Dalahu — sarebbe il drone suicida più rapido mai realizzato dall’Iran. Una prestazione resa possibile dall’adozione di un motore a getto e di una cellula affilata e sfaccettata, disegnata per disperdere le onde radar e ridurre la probabilità di intercettazione.

Il design del drone ricorda, almeno per filosofia, alcune soluzioni impiegate nei moderni missili da crociera. La configurazione a delta e la struttura leggera mostrano un’attenzione crescente ai principi della furtività, un settore in cui l’Iran sta investendo molto. L’obiettivo è rendere l’Hadid-110 un vettore veloce e difficile da individuare, capace di colpire con precisione pur trasportando un carico bellico relativamente contenuto — circa 30 chilogrammi — sufficiente per danneggiare infrastrutture, depositi o postazioni militari.

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