Il chip quantistico Willow di Google arriva nel Regno Unito
Google ha scelto il Regno Unito come uno dei primi Paesi europei a sperimentare da vicino le potenzialità del suo processore più avanzato in ambito quantum computing. Il colosso di Mountain View ha infatti avviato una collaborazione con il National Quantum Computing Centre (NQCC), il centro nazionale britannico dedicato al calcolo quantistico, con l’obiettivo di aprire l’accesso al chip Willow a una platea più ampia di ricercatori e gruppi di ricerca del Paese.
L’iniziativa punta a stimolare lo sviluppo di applicazioni concrete in settori dove i computer tradizionali faticano a spingersi oltre certi limiti. Tra le aree di maggiore interesse figurano la scienza dei materiali, la chimica, la medicina e le scienze della vita, ambiti in cui la simulazione di sistemi complessi richiede una potenza di calcolo che oggi risulta proibitiva anche per i supercomputer più avanzati.
Il cuore del progetto è Willow, un processore quantistico superconduttivo presentato da Google Quantum AI alla fine del 2024. A differenza dei computer classici, che elaborano informazioni attraverso bit binari, il chip lavora con qubit, sfruttando fenomeni della fisica quantistica come la sovrapposizione e l’entanglement. Questo approccio consente di esplorare simultaneamente un numero enorme di possibili soluzioni, facendo crescere in modo esponenziale la capacità di calcolo all’aumentare dei qubit.
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