Il Gherkin: simbolo sostenibile della City

Agosto 5, 2025 - 17:30
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Il Gherkin: simbolo sostenibile della City

The Gherkin di Londra, al 30 St Mary Axe nella City, è uno dei simboli architettonici più riconoscibili del Regno Unito. Grazie alla sua forma a “cetriolo” e alle soluzioni innovative per risparmio energetico, rappresenta un perfetto equilibrio tra estetica contemporanea e funzionalità ambientale. In questo articolo approfondiremo la sua storia, il design strutturale, le tecnologie sostenibili, l’uso attuale e l’impatto urbano nel panorama londinese.

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Il sito, la storia e il progetto originario

L’attuale sede del Gherkin, al numero 30 di St Mary Axe, custodisce secoli di trasformazioni urbanistiche e culturali nel cuore della City di Londra. Prima di diventare uno dei simboli più iconici dell’architettura contemporanea, questo luogo era occupato dalla sede della Baltic Exchange, una struttura ottocentesca dedicata al commercio navale internazionale. Nel 1992, l’edificio fu gravemente danneggiato da un attentato dell’IRA che causò la morte di tre persone e rese necessario un dibattito acceso sulla ricostruzione.

La decisione di demolire completamente la Baltic Exchange, pur suscitando critiche da parte dei puristi del patrimonio storico, aprì la strada a una delle più ambiziose operazioni architettoniche della Londra moderna. Nel 1999, fu affidato allo studio Foster + Partners, guidato da Norman Foster, il compito di disegnare un nuovo grattacielo sostenibile, distintivo e all’avanguardia. Il progetto iniziale, noto come “The Millennium Tower”, prevedeva una struttura molto più alta (386 metri), ma fu rifiutato per motivi legati all’impatto visivo sull’adiacente St Paul’s Cathedral. La proposta fu quindi rivista, ridimensionata e infine approvata nel 2000.

L’edificio fu completato nel 2003 e ufficialmente inaugurato nel maggio del 2004. Da allora, il Gherkin è diventato una presenza imprescindibile nello skyline londinese, capace di rappresentare una nuova era per la capitale: quella del dialogo tra estetica e sostenibilità. Il sito in cui sorge oggi, dunque, è il risultato di una stratificazione che racconta molto non solo sull’evoluzione architettonica, ma anche sulle trasformazioni economiche e simboliche della città.

Per approfondimenti sul passato del sito e sul progetto di Foster, si può consultare la scheda ufficiale dell’edificio sul sito di Foster + Partners, che offre una panoramica tecnica dettagliata e insight storici.

Architettura e innovazione sostenibile

Gherkin di Londra illuminato di notte visto da Leadenhall Street Interno della cupola panoramica al top floor del Gherkin Una rara immagine del Gherkin durante la costruzione, con struttura in acciaio a vista Slug: costruzione-gherkin-2001-londra Struttura portante del Gherkin durante la costruzione nel 2001

Uno degli elementi distintivi del Gherkin è il suo design avveniristico, non solo in termini di estetica ma anche di efficienza energetica. Progettato da Norman Foster, l’edificio sfrutta una struttura a spirale che consente la ventilazione naturale dei piani. Questo sistema riduce notevolmente la necessità di aria condizionata e riscaldamento tradizionale, abbattendo i consumi fino al 50% rispetto a un grattacielo convenzionale di pari dimensioni. L’uso di vetri doppia cameraad alta prestazione contribuisce ulteriormente al contenimento delle dispersioni termiche.

L’intero progetto è un esempio pionieristico di architettura bioclimatica, un concetto oggi molto diffuso ma che, all’inizio degli anni 2000, rappresentava una rarità. Il Gherkin si distingue anche per la sua forma aerodinamica, pensata per ridurre le turbolenze del vento e il carico strutturale sugli edifici vicini. Questo effetto è stato studiato in dettaglio dagli ingegneri della società Arup e ottimizzato durante tutte le fasi del progetto.

Anche la pianta triangolare dei piani contribuisce alla stabilità e alla distribuzione efficiente degli spazi. La struttura portante in acciaio, a vista dall’esterno, permette ampie aperture interne senza colonne centrali, regalando una vista panoramica spettacolare sui tetti della City. Il vetro a effetto riflettente consente inoltre di massimizzare la luce naturale, riducendo ulteriormente il consumo energetico. Il Gherkin è diventato così un modello di sostenibilità urbana, studiato in numerose facoltà di architettura e design, e spesso citato come esempio di equilibrio tra tecnologia e ambiente.

Un’icona culturale e simbolo della nuova Londra

Fin dalla sua inaugurazione nel 2004, il Gherkin è diventato un simbolo riconoscibile dello skyline di Londra, ammirato da cittadini, turisti e professionisti dell’architettura. Situato al 30 St Mary Axe, nel cuore della City of London, l’edificio sorge su un sito di grande valore storico, precedentemente occupato dalla sede della compagnia assicurativa Swiss Re, da cui prende il nome ufficiale: The Swiss Re Building. Nonostante questo, è il soprannome popolare “Gherkin” – ovvero “cetriolino” – che ha catturato l’immaginario collettivo grazie alla sua inconfondibile forma curvilinea.

La sua importanza va ben oltre la funzione commerciale. Oggi il Gherkin è inserito tra i monumenti moderni più fotografati e iconici del Regno Unito. La vista panoramica dalla cupola di vetro, che culmina nella cima a 180 metri di altezza, offre uno dei punti d’osservazione più affascinanti della capitale. Sebbene non sia sempre aperta al pubblico, in occasioni speciali come il London Open House Weekend è possibile accedervi, scoprendo così una Londra vista dall’alto attraverso un’esperienza unica.

Dal punto di vista culturale, il Gherkin è stato protagonista di numerose produzioni cinematografiche e serie televisive ambientate a Londra. La sua immagine è spesso usata nelle campagne turistiche e nei materiali promozionali della città. Inoltre, secondo Visit London, l’edificio è ormai parte integrante dell’identità visiva della metropoli.

Il Gherkin non è solo un’opera di architettura, ma un simbolo di rigenerazione urbana e di ambizione futurista. Rappresenta l’evoluzione della City in una direzione sempre più internazionale, ecologica e innovativa. Un equilibrio tra storia e modernità che rispecchia perfettamente lo spirito di Londra nel XXI secolo.


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