Tra la “Gente di un altro ero-t-ismo” anche segretari comunali e avvocati tributaristi
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C’è un filo rosso che percorre “Gente di un altro ero-t-ismo”, la raccolta di racconti di Luciano Catania: la capacità di scovare tracce di eroismo minimo e quotidiano dentro vite apparentemente ordinarie.
Un eroismo ironico, buffo, tenero, mai epico, che si manifesta proprio quando i suoi protagonisti – e tra questi anche funzionari, segretari, impiegati, dirigenti – inciampano nella complessità del reale e, spesso, anche in sé stessi.
La raccolta, come suggerisce l’autore nella prefazione biografica, nasce dallo sguardo attento di chi conosce a fondo il mondo degli enti locali: Catania è segretario comunale, giudice tributario, giornalista e, da tanti anni, collaboratore di Lentepubblica.
La sua esperienza emerge, con limpida evidenza, soprattutto nei racconti che più riguardano da vicino il mondo di Comuni e Province.
“Gente di un altro ero-t-ismo”: il focus della narrazione
Un racconto è dedicato ad una giovane segretaria comunale. In questa storia, spassosa e rivelatrice, la professionista pubblica, alle prime armi, affronta la prova del “matrimonio in imminente pericolo di vita”. Un ruolo che la catapulta – almeno nella sua immaginazione – tra mafiosi morenti, attori celebri agonizzanti, magistrati feriti, paparazzi e servizi televisivi.
Il modo in cui la protagonista alterna rigore istituzionale, delirio di onnipotenza mediatica e senso tragico del dovere è un ritratto divertente di ciò che può accadere quando un ruolo pubblico incontra aspettative distorte e un pizzico di ingenua ambizione.
Il segretario comunale, Augusto Zampieri, protagonista di un altro racconto, è l’opposto della giovane collega: un segretario esperto, ruvido, metodico, inappuntabile. O almeno lo è fino all’arrivo della tirocinante Marta, che lo sconvolge al punto da trasformarlo in un improbabile dandy dai colori accecanti, tra giacche fucsia e cravatte psichedeliche.
Il racconto è un piccolo gioiello di umorismo, ma anche una riflessione sul mestiere del segretario comunale: l’inflessibilità può cedere al bisogno di sentirsi vivi, e persino l’austero segretario può trasformarsi in una caricatura di sé pur di sfuggire alla routine.
C’è, poi, un capoufficio che Catania colloca nel privato ma potrebbe essere un terzo collega, un dirigente, un funzionario o un sindaco.
Cesare Lattuga è autoreferenziale, manipolatore, narcisista e tuttologo. È l’emblema di una leadership distorta, capace di appropriarsi dei successi altrui e di scaricare puntualmente le colpe sul personale.
Restituire umanità al mondo degli enti locali
Questi racconti, come gli altri del libro, divertono, certo. Ma fanno anche qualcosa di più: restituiscono umanità a un mondo – quello degli enti locali – spesso percepito come tecnico, grigio, burocratico. Catania dimostra che dentro le stanze, tra determine, piani esecutivi e scadenze, vivono persone piene di contraddizioni, paure, sogni e scelte che, a modo loro, diventano atti di eroismo minimo.
Altra figura molto riuscita è quella di Antonio Maria Lo Verdis che incarna l’eroismo sommesso di chi opera ogni giorno nel labirinto fiscale italiano. Elegante, riservato, quasi invisibile, è però “l’ultimo baluardo tra il contribuente e il caos fiscale”, capace di leggere numeri come romanzi e smascherare trame più oscure di quelle di un noir. La sua passione autentica per il diritto tributario – spesso fraintesa da chi si aspetta fascino da Perry Mason – diventa la chiave per risolvere un intrigo che intreccia frodi, appalti e omicidi.
Un eroismo capovolto e quotidiano
Nei racconti di Gente di un altro ero-t-ismo, il lettore incontra personaggi che vivono un eroismo capovolto e quotidiano: boxeur che sognano il curling, tennisti che combattono più con la propria coscienza che con l’avversario, influencer del lutto sempre pronti al post commovente quando scompaiono persone famose, innamoramenti travolgenti che cambiano con la maturità.
L’“erotismo” evocato nel titolo non è mai licenzioso, bensì paradossale, tenero, a tratti persino comico — una chiave narrativa che amplifica il disagio, i desideri e le piccole follie dei protagonisti.
Sono storie di una società “che inciampa, sbaglia, sogna… e proprio per questo resta indimenticabile”
La raccolta mescola umorismo, satira sociale e un’attenzione affettuosa alle fragilità dei personaggi.
Viene utilizzata una scrittura brillante, ricca di ritmo e dialoghi, che trasforma ogni situazione — anche la più ordinaria — in un piccolo teatro dell’assurdo.
Come ordinare il libro?
I personaggi del libro ci somigliano, ci fanno ridere e – a volte – un po’ male. Ma ci ricordano che anche nelle pieghe della macchina amministrativa si nascondono storie che meritano di essere raccontate. Il libro può essere ordinato su www.armenio.it/editoria/prodotto/gente-di-un-altro-erotismo/
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