Hamilton e Leclerc sotto pressione dopo le parole di Elkann: la risposta a Las Vegas sembra “da copione”
Le parole di Elkann mettono pressione a Hamilton e Leclerc: a Las Vegas i due piloti Ferrari rispondono con dichiarazioni controllate e poco spontanee, come lette da un copione. Ecco cosa sta succedendo realmente nel team.
Hamilton e Leclerc messi in difficoltà da Elkann: a Las Vegas rispondono con frasi “imparate a memoria”
Le parole di John Elkann hanno creato un vero terremoto mediatico nel mondo Ferrari. Le dichiarazioni del presidente, giudicate da molti come una “ramanzina pubblica”, hanno messo sotto i riflettori Lewis Hamilton e Charles Leclerc, costringendoli a una risposta controllata e dal tono insolitamente misurato.
E proprio nel weekend del Gran Premio di Las Vegas, i due piloti hanno replicato con dichiarazioni che suonavano quasi come lette da un copione.
Le dure parole di Elkann scuotono l’ambiente Ferrari
Elkann, intervenuto nei giorni scorsi, ha parlato con toni insolitamente severi, richiamando la squadra e i piloti alla necessità di risultati concreti e maggiore determinazione. Un messaggio che non è passato inosservato e che, secondo molti osservatori, ha messo Hamilton e Leclerc in una posizione scomoda a livello pubblico.
Risposte “perfette” ma poco spontanee a Las Vegas
Quando ai due è stato chiesto un commento nel paddock del GP di Las Vegas, sia Hamilton che Leclerc hanno risposto con frasi estremamente formali, calibrate e prive di emozioni, come se stessero leggendo da un gobbo.
Entrambi hanno parlato di “unità”, “impegno comune” e “obiettivi condivisi”, senza mai entrare nel merito delle critiche del presidente.
Un atteggiamento che ha fatto sollevare molte sopracciglia: i fan più attenti non hanno potuto fare a meno di notare una certa rigidità e l’assenza della solita spontaneità.
Tensioni interne oppure strategia comunicativa?
Dietro queste risposte così misurate potrebbero esserci:
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un tentativo di mantenere la calma interna, evitando nuovi titoli polemici;
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una linea comunicativa imposta dal team, per mostrare compattezza;
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il desiderio di non alimentare ulteriormente la pressione, già altissima sulla Scuderia.
Quale che sia la verità, la sensazione generale è che qualcosa si stia muovendo dentro Ferrari, e non necessariamente in modo sereno.
Las Vegas come banco di prova decisivo
Il weekend americano diventa così un momento fondamentale per misurare:
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la capacità della squadra di reagire,
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la solidità del rapporto Elkann–team,
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la sintonia tra i due piloti di punta.
I tifosi, nel frattempo, attendono risposte non a parole, ma in pista.
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